Sono iniziate le operazioni di estrapolazione dei dati dal materiale informatico sequestrato sabato scorso nell’abitazione di Maria Rosaria Boccia, indagata dalla procura di Roma dopo la denuncia presentata dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano. Boccia è indagata dalla procura di Roma per i reati di violenza o minacce a corpo politico e lesioni personali.
Le indagini sugli “occhiali smart”
I carabinieri del nucleo investigativo analizzeranno i dispositivi sequestrati in casa della Boccia: tre cellulari, cinque schede sim, due pen drive, due pc e un tablet.
Gli investigatori hanno avviato l’analisi dei cellulari, dei pc e delle schede di memoria e pen drive sequestrati durante la perquisizione nell’abitazione a Pompei dell’imprenditrice il 21 settembre scorso. In particolare i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno acquisito tre cellulari (Samsung, Nokia e Apple), cinque schede di memoria, due pendrive, due pc Apple e un tablet. Posti sotto sequestro anche gli occhiali Smart utilizzati dalla 41enne per effettuare anche delle riprese all’interno della Camera dei deputati. L’attività istruttoria richiederà alcuni giorni con l’estrapolazione anche di chat e documenti eventualmente.
Pare che Boccia contattasse l’ex ministro ”richiedendo appuntamenti, rifiutati; contattava ripetutamente gli uffici del Ministero per conoscere gli esiti della procedura di nomina; informava Sangiuliano di una sua presunta gravidanza; contattava ripetutamente la moglie di Sangiuliano, con chiari ritenimenti alla sua relazione extraconiugale con il marito; simulava la sua presenza in luoghi frequentati privatamente dal Sangiuliano; pubblicava progressivamente, senza il consenso di Sangiuliano, foto private, nonché foto oggetto di manipolazione che la ritraevano all’interno del Ministero; divulgava progressivamente e in modo frammentato, ai media e sui social, notizie attinenti alla sua relazione con il Sangiuliano, al suoi rapporti con il Ministero per la Cultura e all’accesso a documenti e informazioni riservate del Ministero, ogni volta alludendo alla disponibilità di altre notizie compromettenti per il ministro” si legge nelle accuse formulate nel decreto di sequestro.
Il tapiro a Boccia
“Non posso escludere tutto quello che – Maria Rosaria Boccia – ha captato in altri luoghi di nascosto, ovviamente non con la consapevolezza dell’allora ministro“. “Sangiuliano aveva un controllo pieno della situazione per quanto riguarda gli affari ministeriali” dichiara il legale dell’ex ministro.
Nel frattempo, il primo Tapiro d’oro della stagione 37 di Striscia la notizia, da stasera su Canale 5, è andato proprio alla Boccia. Ed è un Tapiro personalizzato: indossa i famigerati occhiali con telecamera, in fronte ha una cicatrice simile a quella dell’ex ministro della Cultura, al naso ha un anello d’oro (il riferimento è alla fede che Sangiuliano sostiene che la donna gli avrebbe rubato e nascosto) e, tra le terga, ha la Chiave d’oro di Pompei (Boccia sedeva accanto a Sangiuliano quando gli fu conferita l’onorificenza) che aziona un carillon con la melodia di “Passion Flower” che rievoca il ricordo di quando i due sono stati insieme a Sanremo, la città dei fiori.