Maria Vittoria Prati è morta dopo ave combattuto 4 giorni con le gravi ferite. La 66enne ricercatrice del Cnr guidava l’auto esplosa mentre percorreva la Tangenziale di Napoli lo scorso venerdì 23 giugno. Aveva riportato gravi ustioni su tutto il corpo ed è deceduta dopo il ricovero nel Centro Grandi ustioni dell’ospedale Cardarelli, dove era stata immediatamente trasportata dopo l’incidente.
LE PAROLE DELL’UNIVERSITA’
L’Università degli Studi di Salerno, in una nota, ha voluto chiarire la sua posizione in merito all’esplosione di un’auto sulla Tangenziale di Napoli, esprimendo piena vicinanza alla dottoressa Maria Vittoria Prati, prima ricercatrice del CNR, e allo studente Fulvio Filace dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” – e alle rispettive famiglie – coinvolti.
La precisazione dell’UniSa: “L’auto non è di nostra proprietà”
“In riferimento alle notizie apparse sugli organi di stampa, – si legge nella nota – l’Ateneo si vede costretto a chiarire con fermezza che il veicolo oggetto del tragico evento non è di proprietà dell’Università degli Studi di Salerno, né è stato affidato all’Università degli Studi di Salerno per le prove su strada. L’Ateneo, inoltre, non è partner del progetto LIFE-SAVE (Solar Aided Vehicle Electrification), nell’ambito del quale è stato sviluppato il veicolo citato dagli organi di stampa. Gli studi condotti in passato all’Università di Salerno hanno contribuito alle conoscenze di base necessarie per lo sviluppo di veicoli ibridi solari, successivamente applicate con obiettivi industriali da aziende spin-off non partecipate dall’Ateneo e attualmente società commerciali autonome”.