La prima corte d’assise ha accettato la richesta dei legali difensori di Finnegan Lee Elder di sottoporre il giovane accusato dell’omicidio di Mario Cerciello Rega alla perizia psichiatrica. L’incarico affidato a due esperti dovrà sancire se il giovane californiano fosse in grado di intendere e di volere la notte del 26 luglio 2019 quando, assieme al connazionale Natale Hjorth, colpì portalmente il vicebrigadiere napoletano dei carabinieri nel quartiere Prati, a Roma.
Le conclusioni degli esperti saranno illustrate nell’udienza del 22 luglio. A sollecitare l’accertamento tecnico era stata la stessa difesa dell’imputato: Lee Elder, al momento dei fatti, stava seguendo una cura e assumeva dei farmaci che poi gli sarebbero stati sequestrati il giorno successivo al delitto dai carabinieri durante la perquisizione nella stanza dell’albergo.
La corte d’assise ha poi affidato a Iolanda Plescia e Matteo Bilardello l’incarico di tradurre le intercettazioni dei colloqui intercorsi in carcere tra lo stesso Elder Lee (il 2 agosto e poi il 5 e 6 settembre 2019) e il padre e un legale americano, dialoghi che, secondo la difesa, sarebbero stati mal tradotti, stravolgendo il senso di quello che in realtà si erano detti.