12.5 C
Napoli
giovedì, Aprile 25, 2024
PUBBLICITÀ

Uccisa a coltellate al ritorno dall’asilo, il corpo chiuso in 5 sacchi: il racconto choc della mamma di Elena

PUBBLICITÀ

E’ stata la madre ad uccidere Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni di cui ieri aveva denunciato il rapimento nel Catanese, E’ stata la stessa donna, Martina Patti, 23 anni, a confessarlo ai Carabinieri nel corso di un interrogatorio. A quanto emerge, la giovane avrebbe ucciso in casa a Mascalucia la figlia per poi portarne il corpo in in un vicino terreno di campagna abbandonato cercando di coprirlo con terra e cenere lavica. Il delitto sarebbe stato commesso dopo che la donna aveva preso la bambina all’asilo, mentre era sola in casa. Non ancora chiari movente e dinamica dell’uccisione. La madre avrebbe detto di avere agito senza capire quello che stava facendo. Un aiuto alle indagini potrà arrivare dall’autopsia disposta dalla Procura.

Il corpicino della bimba è stato trovato – proprio sui indicazione di Martina Patti – in un campo incolto a poche centinaia di metri dall’abitazione all’interno della quale si sarebbe consumato il delitto. Era coperto con della terra e della cenere vulcanica in cinque sacchi di plastica. Il delitto sarebbe commesso dopo che la donna aveva preso la bambina all’asilo, mentre era sola in casa. La Procura ha deciso il fermo della donna per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Nel racconto di Martina ci sono ancora troppo lati oscuri perché sembra non sia stata in grado di raccontare come Elena sia stata uccisa. L’autopsia servirà a fare chiarezza anche su come la bimba sia stata uccisa. La mamma ha detto di averla uccisa con un coltello.

PUBBLICITÀ

È disperato Giovanni Del Pozzo, il padre della piccola Elena, 5 anni, dopo il ritrovamento del corpo della figlia a Mascalucia, nel Catanese. Inizialmente si pensava che fosse stata rapita da alcuni uomini armati e incappucciati, ne era stato infatti denunciato il sequestro, ma poi è stato rinvenuto il corpo della bambina, che è stato fatto trovare dalla madre, a poca distanza da casa sua. Del Pozzo, viene avvicinato dai carabinieri, poi sale in sella a una moto e se ne va. Servizio Di Orietta Scardino

Elena, nonno Giovanni: «Era cresciuta con noi, nella nostra casa»

Non credevamo possibile una cosa del genere. Un rapimento era impensabile. Non si poteva immaginare quello che è successo. Mi sembra tutto così strano,

assurdo. La madre di Elena era una ragazza molto chiusa, ma non riesco a spiegarmi il motivo di quello che è accaduto. Ma adesso chi è stato deve pagare, anche chi l’ha eventualmente aiutata». Così Giovanni Del Pozzo nonno paterno della bambina accanto al luogo del ritrovamento del corpo della nipotina.

Elena, nonna Rosaria: «La madre è sempre stata un po’ strana»

«Avevamo creduto alla storia degli uomini incappucciati: non avevamo ragione di non credere. Elena era una bimba meravigliosa». Così Rosaria Testa nonna paterna della bambina, nel luogo del ritrovamento del corpo della nipotina di cinque anni. “Quando hanno litigato non voleva andare via da casa – ricorda la nonna distrutta dal dolore – un giorno la mamma le stava dando botte e gliela abbiamo dovuta togliere dalle mani. Quella mattina l’ho accompagnata a scuola e le ho detto ‘nessuno ti vuole bene più di mè. Lei mi ha guardata e mi ha fatto capire che aveva capito quello che avevo detto. La madre aveva un atteggiamento autoritario e aristocratico. Decideva lei quando portarci la bambina»

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Scontrino perso o cancellato: come far valere comunque la garanzia

Può capitare di comprare un prodotto difettoso, di voler far valere la garanzia ma di rendersi conto che lo...

Nella stessa categoria