Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, ha effettuato controlli a livello nazionale nelle mense delle strutture ospedaliere e sanitarie, per verificare le condizioni igieniche e strutturali nonché l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e la corrispondenza ai vincoli contrattuali delle ditte assegnatarie.
I CONTROLLI A NAPOLI
Sospesa l’attività di somministrazione di una clinica privata accreditata di Napoli poiché esercitata in assenza dei requisiti igienici previsti dalla normativa di settore. Il controllo è stato esteso al veicolo utilizzato per il trasporto degli alimenti, il cui vano usato per lo stoccaggio temporaneo dei pasti si presentava insudiciato, invaso da sporco pregresso non rimosso e attecchito da muffa diffusa e ruggine. Sequestrati 30 pasti completi destinati ai degenti.
Analogamente è stato disposto il blocco sanitario dell’attività di manipolazione degli alimenti e preparazione di piatti pronti, svolta all’interno di 2 case di cura private della stessa provincia, poiché esercitate in ambienti in pessime condizioni igienico sanitarie e strutturali, per presenza di sporco pregresso, muffa diffusa e ruggine sulle attrezzature. Sequestrati complessivi 300 kg di alimenti e preparati di gastronomia privi di tracciabilità ed approntati nei citati ambienti.
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Il valore dei locali sottoposti a blocco sanitario corrisponde a 500mila euro e quello degli alimenti vincolati ad euro 3.000. Contestate violazioni per complessivi 7.500 euro. È stata inoltre sospesa l’attività di somministrazione alimenti e bevande della mensa di una casa di cura accreditata della provincia di Napoli, poiché esercitata in ambienti in pessime condizioni igienico sanitarie ed infestati da blatte.
BLITZ A CASERTA
Nell’ambito di mirati servizi svolti, in ambito nazionale, a tutela della salute delle fasce di
popolazione maggiormente vulnerabili, i Carabinieri del NAS di Caserta, dal 20 marzo al 2
aprile 2023, hanno provveduto ad ispezionare i servizi di refezione delle strutture di ricovero e cura, pubbliche e private, della provincia.
In complesso sono state ispezionate 26 strutture e in 5 casi sono state riscontrate infrazioni a carattere amministrativo, per carenze igienico strutturali, mancanza di titolo autorizzativo e degli attestati di formazione del personale. In una circostanza è stato rilevato che lo smistamento dei pasti, sebbene termosigillati, veniva effettuato in una ex sala operatoria, utilizzata anche quale deposito di materiale ospedaliero e spogliatoio del personale. Nel complesso sono state elevate sanzioni per un totale di circa 15mila euro.