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venerdì, Maggio 3, 2024
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Messina Denaro incastrato dal lusso, orologio da 35mila euro e cappotto da 10mila

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Matteo Messina Denaro non rinunciava al lusso, nemmeno in occasione di una visita alla clinica La Maddalena. Al momento dell’arresto il superlatitante portava al polso un orologio di lusso e un costoso cappotto.

Ieri si è tenuta la conferenza stampa della Procura e dei vertici dei carabinieri. “E’ stata un’attività complessa basata solo sugli esiti delle indagini dell’Arma. L’intervento si è sviluppato su attività tecniche: il latitante era arrivato dentro la struttura sanitaria ed è scattato, quindi, l’operazione organizzata su più livelli. Nei pressi della clinica il latitante è stato individuato insieme al suo complice: non ha opposto resistenza si è subito dichiarato, non ha finto di essere un altro soggetto. Guardandolo c’era poco verificare. Lo abbiamo preso nella strada dove abbiamo fatto la cinturazione. Sicuramente avrà cercato delle cautele per sfuggire alla cattura, stava cercando rifugio ma c’erano i nostri militari. Aveva un Frank Muller da oltre 30 mila euro“, dichiara ai giornalisti il colonello dei carabinieri Lucio Arcidiacono.

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“L’aspetto sanitario è stato rilevante, infatti, si è esposto. Non era un uomo distrutto e in bassa fortuna: era in buona salute e ben curato. Aveva una rete che lo ha sorretto. Messina Denaro è stato recentemente raggiunto da provvedimenti cautelari, era il capo della provincia e da domani vedremo. Era un utente della Maddalena, un centro d’eccellenza: era ben vestito e di buon aspetto: indossava beni di lusso. Condizioni di salute compatibili con il carcere. Non era armato”, dice Paolo Guido, magistrato del pool di Palermo.

Perquisito il covo di Messina Denaro: trovati abiti di lusso, profumi e arredamento “ricercato”

I carabinieri del Ros e la procura di Palermo hanno individuato il covo del boss Matteo Messina Denaro, arrestato ieri alla clinica Maddalena di Palermo. E’ a Campobello di Mazara, nel trapanese, paese del favoreggiatore Giovanni Luppino, finito in manette insieme al capomafia. Il nascondiglio, secondo quanto si apprende, è nel centro abitato. Le ricerche sono state coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Guido. La perquisizione del covo è durata tutta la notte. Ha partecipato personalmente il procuratore aggiunto Paolo Guido che da anni indaga sull’ex latitante di Cosa nostra.

Non sono state trovate armi, come apprende l’Adnkronos, mentre i carabinieri hanno trovato molti abiti di lusso, firmati, diversi profumi, anche questi di lusso, e un arredamento definito “ricercato”. Per la perquisizione del covo del boss Matteo Messina Denaro sono al lavoro anche i Ris dei carabinieri, i Reparti di investigazioni scientifiche. Saranno loro a repertare gli oggetti che si trovano nel covo dell’ex latitante.

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