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lunedì, Maggio 6, 2024
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“Mi hai rubato la ragazza”, Giuseppe attirato in trappola e ucciso con 8 coltellate

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Dai social al dramma in una piazza a Casal di Pricipe. Così la rivalità tra due giovani legati alla stessa ragazza è sfociata nel sangue: il 20enne Anass Saaoud ha accoltellato a morte il 17enne Giuseppe Turco. Il primo, in passato denunciato per possesso illegale di arma da fuoco, è stato rintracciato e bloccato dai carabinieri della compagnia e della stazione di Casal di Principe che stanno indagando, coordinati dalla Procura di Napoli Nord. Dunque, come riporta il Mattino, l’aggressore avrebbe attirato in trappola il giovanissimo rivale così come confessato ai carabinieri: “Mi ha rubato la ragazza”.

“Ora il vicepremier Salvini deve intervenire – ha detto al Mattino Raffaele Turco, il padre della vittima – non è possibile morire a 17 anni per colpa di un ragazzo con precedenti penali. In questa zona siamo abbandonati a noi stessi, in mano ai violenti perciò lo Stato adesso non deve lasciarci soli. Giuseppe doveva andare a mangiare una pizza e invece non tornerà più. Farò di tutto per avere giustizia”.

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LA RICOSTRUZIONE DELL’AGGRESSIONE

I due ragazzi erano davanti a un bar di piazza Villa. I sistemi di videosorveglianza solo in parte hanno registrato la scena mentre sono state fondamentali le testimonianze raccolte sul posto. Gli amici di Giuseppe hanno raccontato che in passato aveva avuto una relazione con la giovane e che la lite sarebbe già scoppiata già sui social. Quando la ragazza, che secondo il 20enne fermato era la sua attuale fidanzata, è giunta in piazza gli animi si sono accesi. Dopo l’accoltellamento Anass Saaoud è fuggito, ma grazie ai testimoni i carabinieri lo hanno rintracciato e bloccato. Al termine di un interrogatorio, è stato sottoposto a fermo per omicidio volontario. Nessuna traccia, per il momento, dell’arma.

RAID A VILLA LITERNO

Il sindaco Renato Natale ha denunciato sui social: “Ieri sera un gruppo organizzato di persone hanno effettuato un vero raid in Piazza Villa, con aggressioni e imbrattando mura. Mi dicono che siano di Villa Literno ( ovviamente da verificare), e che la loro motivazione sarebbe stata una sorte di vendetta per la morte del giovane ucciso il giorno precedente; ma ritengo che sia solo un modo per giustificare azioni dettate dal proprio istinto bestiale, o, peggio ancora, per affermare un dominio. Si vuole ritornare ad una sorte di guerra fra bande? È qualcosa di UN PASSATO CHE NON VOGLIAMO PIÙ VIVERE. La stragrande maggioranza di Casalesi e Villaliternesi dicono NO NO E NO, non vi consentiremo di riportare paura e insicurezza nelle nostre strade. E non è consentito neanche strumentalizzare un evento tragico come la morte di un ragazzo , a giustifica delle proprie azioni incivili. Ieri subito dopo aver avuto la notizia dell’omicidio ho chiamato il Sindaco di Villa Literno per esprimere la mia vicinanza alla comunità di Villa Literno e alla famiglia del giovane“.

 

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