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lunedì, Maggio 6, 2024
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Minacce al pentito per farlo ritrattare, in due spedite si domiciliari

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Erano finite in manette nel corso dell’ultimo blitz che a Ponticelli, qualche settimana fa, ha spezzato sul nascere le velleità di potere criminale dei De Luca Bossa-Minichini-Casella e dei loro alleati, i Rinaldi. Enza De Stefano e a Fortuna Ercolano in particolare erano accusate dalla Procura si aver avvicinato la moglie del pentito Tommaso Schisa e di averla minacciata per indurre l’uomo a ritrattare le sue dichiarazioni, verbali che di fatto hanno l’architrave di tutto il complesso di accuse mosso contro il gruppo di Ponticelli (leggi qui l’articolo).

Le minacce al pentito di Schisa

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Secondo la ricostruzione della Procura le due donne, insieme a due complici, avrebbero avvicinato il compagno dell’ex moglie di Schisa invitando l’uomo a far pressioni sulla donna affinchè convinca il marito a ritrattare. Le stesse, non contente, qualche giorno dopo minacciavano direttamente la donna:”Ti meriti di finire in un pilastro di cemento, ci vediamo domani mattina e ti ammazziamo. Qualche giorno dopo poi dalle parole si passerà ai fatti con un violento pestaggio subito dall’attuale compagno della donna. Accuse però ridimensionate dai legali delle due donne, gli avvocati Giuseppe Perfetto e Davide De Bartolo che con le loro argomentazioni hanno fatto valere le ragioni delle loro clienti dinnanzi al Riesame. Il tribunale della libertà di Napoli (VIII sezione) ha infatti concesso alle due donne il beneficio degli arresti domiciliari accogliendo la tesi della difesa.

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