venerdì, Agosto 15, 2025
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Morte di Pasquale Esposito a Casoria, la famiglia: “Vogliamo sapere la verità” 

«Dietro alla moto di Paky al momento dell’incidente è transitata un’auto. Chiediamo al conducente del veicolo di farsi avanti, anche anonimamente, dicendo cosa abbia visto».  

È il nuovo appello lanciato attraverso InterNapoli da Susy Tramontano, la mamma di Pasquale Esposito il 15enne che la sera del 3 giugno 2024 ha perso la vita a causa di un tragico impatto in via Giovanni Pascoli, arteria a scorrimento veloce situata ad Arpino, frazione di Casoria, alle spalle dell’aeroporto di Capodichino, tra la sua Honda 125 e una Peugeot. Secondo quanto ricostruito, Paky da via Charles Lindebergh si stava immettendo su via Giovanni Pascoli quando la Peugeot (che proveniva dalla direzione di Casoria) l’ha centrato in pieno. A causa dell’impatto, il ragazzo è sbalzato poi su una Panda che proveniva dal lato opposto prima di rovinare in modo violento sull’asfalto. Per il giovane, che avrebbe compiuto il successivo settembre 16 anni, non c’è stato nulla da fare nonostante i primi soccorsi prestati dal conducente alla guida della macchina e del 118.

L’appello della famiglia

A indagare sull’episodio sono i carabinieri di Arpino, che hanno visionato le telecamere di sorveglianza della zona. In uno di questi video, come appreso circa un mese fa dalla famiglia Esposito, si vedrebbe questo grosso veicolo sopraggiungere subito dopo la moto di Paky al momento dell’impatto. Per tale motivo, insiste mamma Susy: «Stiamo lanciando l’appello affinchè questa persona dica quello che sa, visto che era presente al momento dell’incidente. Lo può fare anche in forma anonima. Non deve avere paura, non deve fornire alcuna testimonianza ma soltanto dire se Pasquale sia morto sul colpo o se invece dopo lo scontro fosse ancora cosciente. Vogliamo sapere la verità». 

Per convincere quest’autista a farsi avanti Ciro Esposito, il papà del ragazzo, ha affisso uno striscione sulla parete del muro adiacente la strada di via Pascoli luogo del drammatico sinistro con questo messaggio all’automobilista: “Il giorno dell’incidente, 3 giugno 2024-alle ore 21.25, eri dietro mio figlio. Non avere paura, fatti avanti”. Oltre all’invito, c’è anche il numero di telefono a cui rivolgersi (351-61-44-579) la foto di Pasquale e il frame con l’auto presente negli stessi stanti in cui il 15enne perdeva il controllo della moto.

L’altarino in ricordo di Paky

Qualche metro più avanti dello striscione, i familiari e i parenti di Paky hanno realizzato un altarino con la foto della giovane vittima affiancata da un cuore con le ali di angelo e alcune frasi. Tutto intorno attorniata dai messaggi scritti a penna da chi gli voleva bene, delle candele, un pacchetto di M&M’s e uno di Tronky. Alla base, oltre due candele, anche un palloncino con la scritta “Santo Vive” e un adesivo con il cuore con lo stesso contenuto depositato poco prima della nostra intervista alla mamma di Pasquale da Mena Di Mare, la mamma di Santo Romano che appresa della storia ha voluto conoscere Assunta Tramontano e mostrarle vicinanza visto il dolore per la perdita di un giovane figlio che accomuna le due donne.

«Il papà di Pasquale viene ogni sera all’altarino con la speranza che quell’automobilista si fermi e parli di ciò che ha visto. Lo desideriamo con tutto il nostro cuore e non ci arrendiamo» conclude Susy.

Antonio Sabbatino
Antonio Sabbatinohttp://InterNapoli.it
Iscritto all'Albo dei pubblicisti dall'ottobre 2012, ho sviluppato nel corso degli anni diverse competenze frutto dell’esperienza sul campo in ambito politico, sociale, della cronaca, sia bianca che nera. Sono stato conduttore radiofonico di programmi musicali presso Radioattiva, radio web napoletana e redattore e collaboratore di diverse testate online. Attualmente sono inviato per InterNapoli.it che rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama giornalistico napoletano, campano, la neonata testata Tell che approfondisce i grandi temi politico-sociali a più livelli e Comunicare il Sociale rivista specializzata di Terzo Settore. Vincitore di diversi premi giornalistici locali e nazionali, sono mosso sempre dalla curiosità: il vero sale di questo mestiere.