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Musica, identità e letteratura: il Fado risuona al Palazzo Reale di Napoli

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Il Fado portoghese sembra aver spazzato via una nottata afosa di giugno a Napoli, portando con sé l’eco di terre lontane e malinconie condivise. Si è tenuto ieri sera, nella suggestiva cornice del Palazzo Reale di Napoli, un raffinato itinerario musicale che ha messo in luce il legame profondo – e spesso trascurato – tra la musica portoghese e quella della tradizione popolare italiana. Un progetto artistico che ha saputo intrecciare suggestioni letterarie e sonore, ispirandosi ai due grandi autori simbolo delle rispettive culture: Fernando Pessoa e Luigi Pirandello. 

Roberta Rossi incanta Palazzo Reale

Protagonista della serata è stata la voce intensa e vibrante di Roberta Rossi, che ha interpretato con grande sensibilità alcuni dei brani più rappresentativi del Fado portoghese e delle tradizioni popolari italiane. Al suo fianco, il pianista Sebastiano Marino, il cui accompagnamento elegante e appassionato ha contribuito a creare un’atmosfera carica di suggestione e profondità emotiva.

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Attraverso le visioni poetiche di Pessoa e Pirandello, si è disegnata la trama di una relazione culturale mai del tutto espressa, ma che la musica ha evocato con forza e delicatezza. Il pubblico ha viaggiato tra le sonorità di Lisbona, Napoli, Roma e Sicilia, scoprendo sorprendenti affinità e punti di contatto tra mondi solo in apparenza lontani. L’evento ha offerto non solo un concerto, ma un’esperienza di immersione tra suoni, parole e memoria, dimostrando come la musica possa farsi ponte tra culture, epoche e identità. Ancora un’altra notte di cultura organizzata all’interno della rassegna del Campania Teatro Festival.  

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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