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sabato, Aprile 20, 2024
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Napoletani scomparsi in Messico, una petizione per salvarli

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Una petizione online per chiedere una volta per tutte chiarezza sulla sorte di Antonio e Raffaele Russo e Vincenzo Cimmino. I tre napoletani scomparsi in Messico dal 31 gennaio 2018. A lanciarla, sulla piattaforma Change.org, i familiari di Russo e Cimmino che non hanno mai smesso di chiedere verità e giustizia per i loro congiunti.

Il testo della petizione

“A due anni dalla scomparsa e con prove certe ed inconfutabili e alcuni colpevoli arrestati, ancora non ci sono sviluppi nella vicenda’’. E’ quanto specificato nel testo della petizione che ha già superato le 400 adesioni. La rabbia dei parenti di Antonio, Raffaele e Vincenzo è tanta. In loro c’è la perenne sensazione che a livello istituzionale non si sia fatto abbastanza per scoprire cosa sia accaduto ai 3 napoletani. Al momento della scomparsa si trovavano nella cittadina di Telaclitan, situata nello stato di Jalisco, nella parte nord occidentale del Messico dove l’influenza dei narcos della droga è decisamente forte.

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In relazione a ciò da subito le indagini – in proposito il legale delle famiglie Russo e Cimmino Claudio Faletti ha dichiarato che ripartiranno non appena le condizioni sanitarie ora difficili a causa della diffusione del Coronavirus lo consentiranno –  si sono concentrate proprio sulla pista dei signori della droga (che in sostanza gestiscono tutti gli affari del posto) e della collusione della polizia locale. C’è infatti il forte sospetto che alcuni agenti possano aver “venduto’’ ai narcos dello Stato di Jalisco Antonio e Raffaele Russo e Vincenzo Cimmino. Nonostante alcuni arresti di appartenenti ai cartelli come quello della Nuova Genaracion, il più forte dello Stato di Jalisco, il destino dei 3 napoletani resta incerto.

L’appello a Di Maio per i 3 napoletani scomparsi in Messico

Disperati, i familiari dei 3 nostri connazionali chiedono un intervento diretto e deciso dell’attuale ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “È intervenuta l’Onu, la Commissione Interamericana dei diritti Umani, ma il silenzio e l’omertà continuano. Grande è anche il disinteresse delle nostre Istituzioni che non rispondono agli appelli delle famiglie che necessitano di vicinanza dello Stato e non di un epitaffio”. “E’ necessario che ogni cittadino italiano sparito all’estero sia tutelato, perché non possono esistere cittadini di serie A e di serie B, non si può avere paura di varcare i nostri confini con il timore che qualora ci accadesse qualcosa, sia noi che lo nostre famiglie potremmo finire nell’oblio’’.

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