L’edificio che ospita la casa natale del Principe della risata Antonio De Curtis, in arte Totò, nel cuore della Sanità rischia di crollare. Il sindaco Gaetano Manfredi ha emesso un’ordinanza urgente per chiedere interventi immediati a tutela dell’incolumità pubblica.
La situazione dell’immobile
Il palazzo, situato in via Santa Maria Antesaecula, è un’unica grande struttura che racchiude diversi civici, dal 104 fino al 110. La casa natale di Totò si trova al numero 109, ma i problemi più gravi sono stati riscontrati nella porzione con accesso al 104. L’ordinanza sindacale n.41 ha evidenziato come sia evidente un quadro fessurativo in evoluzione nelle mura portanti, oltre a lezioni diffuse e infiltrazioni d’acqua. I dissesti non sono nuovi, ma la loro evoluzione ha spinto il Comune di Napoli a intervenire con decisione. Il sindaco Manfredi sottolinea come i danni rilevati costituiscono un “potenziale pericolo” per la sicurezza di persone e beni. Per questo, l’ordinanza emanata intima ai residenti di eseguire accertamenti tecnici e, se necessario, opere di messa in sicurezza per scongiurare possibili cedimenti che coinvolgerebbero la storica abitazione di Totò.
L’importanza storica e culturale
L’intervento è cruciale non solo per la sicurezza dei cittadini, ma anche per la prevenzione di un importante pezzi di storia di Napoli. Sebbene l’ordinanza non faccia riferimento diretto alla casa del Principe della risata, la sua integrità è indissolubilmente legata a quella dell’intero edificio. Salvare il palazzo significa, di fatto, salvare un simbolo e un pezzo di storia della cultura napoletana e un luogo di grande valore affettivo per la città e per i napoletani. La situazione richiede un’azione rapida per evitare che un pezzo di storia del cuore della Sanità e di Napoli vada perduto.

