La piccola Noemi sta affrontando gradualmente il ritorno alla vita normale. Dopo la sparatoria in piazza Nazionale la piccola dovrà superare il trauma del gesto criminale e il conseguente lungo ricovero all’ospedale Santobono. La Repubblica ha intervistato la mamma Tania per conoscere la quotidianità della piccola e del gioco: “Non può ancora. Però può sorridere e giocare con gli occhi di mamma, papà, dei nonni e di tutti i parenti che ci sono accanto, proprio come tutti i napoletani che considerano Noemi una di loro. È diventata il simbolo buono di questa città”
Noemi ha lasciato il reparto di Rianimazione del Santobono. In pochi pensavano che la piccola, colpita da un un proiettile vagante che le aveva trafitto entrambi i polmoni e fratturato una vertebra e la scapola destra, potesse uscire con le proprie gambe dall’ospedale. Eppure ciò accadrà molto preso. La bambina ha, infatti, abbandonato il reparto ad alta intensità di cure dove era stata ricoverata finora ed è stata accolta da una degenza attigua alla rianimazione, deputata all’assistenza riabilitativa post intensiva. Un luogo in cui sono trasferiti i piccoli pazienti che, superata la fase più critica, non sono ancora in grado di andare in un reparto di degenza ordinario. Il vantaggio è che in quest’area, articolata in alcune stanzette, possono essere ospitati anche i genitori. Già, quei genitori che hanno sempre creduto al miracolo e che ora potranno assisterla personalmente in questa seconda ed importante fase riabilitativa.