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Il teste Claudio Merolla, vittima dei pestaggi e parte civile, ha poi raccontato che il 6 aprile 2020, “nonostante avessi problemi di natura mentale, fui picchiato in cella insieme al piantone che mi assisteva. Sono poi passato nel corridoio di agenti e ho avuto altre botte, quindi in saletta mi hanno messo faccia al muro e massacrato; dopo mi hanno preso per
le caviglie e in quel momento ho visto la Commissaria, quella con i capelli ricci (l’imputata Annarita Costanzo), che guardava e sorrideva, anche se non mi ha fatto nulla; trascinandomi per le caviglie mi hanno poi gettato in cella. Mi hanno anche acceso una parte della barba con accendino. Anche infermieri e medici sono stati disumani. Ho subito violenze e torture ingiustamente e che non ho più dimenticato”. Dai video però più volte mostrati in aula anche nelle scorse udienze non emerge la presenza della Commissaria della penitenziaria Costanzo nella sala socialità.