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lunedì, Maggio 6, 2024
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Non risponde al citofono e i sanitari vanno via, Sergio muore nel Napoletano

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Ha lasciato tutti interdetti a Castellammare di Stabia la morte di Sergio Aiello, 51enne del posto. L’uomo, che viveva da solo in un appartamento sito in via Rispoli, già influenzato avrebbe accusato un malore e avrebbe chiamato i soccorsi.

Ma al civico dove viveva Aiello non ci sono i citofoni e i sanitari, giunti sul posto anche molto rapidamente, hanno iniziato a chiamarlo a gran voce. Non ricevendo alcuna risposta dall’appartamento, sono andati via. Questa mattina, la tragica scoperta: i familiari, non avendo risposta sul telefonino, hanno di nuovo chiamato l’ambulanza ma quando gli operatori del 118 sono riusciti ad entrare in casa per Sergio Aiello non c’era più nulla da fare. Stavolta hanno solo potuto constatarne il decesso.

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Sergio morto a 51 anni, avviata un’indagine

nel frattempo i familiari hanno allertato le forze dell’ordine ed è subito scattata un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità dei soccorritori. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha disposto il sequestro della salma. L’autopsia sul corpo del 51enne sarà determinante per chiarire le cause del decesso. La morte è dovuta a un arresto cardiocircolatorio e le indagini si concentrano subito sui soccorsi.

Sergio era conosciuto da molti città, tante persone che oggi ne ricordano l’animo buono e la gentilezza che lo hanno sempre contraddistinto. Si ritrovano quindi oggi a piangere la sua scomparsa.

Le testimonianze e la posizione dell’Asl Napoli 3Sud e della centrale del 118

“Abbiamo sentito urlare il nome di Sergio nella notte, erano i soccorritori ma nessuno lo sapeva, se avessi capito cosa stava succedendo sarei sceso di corsa per farli entrare”, racconta un vicino di casa di Sergio, che aveva anche lasciato la porta aperta per permettere eventualmente l’ingresso ai soccorritori.

“Abbiamo rispettato tutti i protocolli – fanno sapere dalla centrale del 118 – molto spesso capita che dopo la chiamata i malati raggiungano con mezzi propri l’ospedale. Aiello abita a poche centinaia di metri dal San Leonardo, gli operatori non avrebbero potuto bussare a tutte le porte nel cuore della notte, né tantomeno sfondare un portone”.

Questa la versione che arriva dall’Asl Napoli 3Sud che precisa come l’uomo fosse vigile e cosciente durante la telefonata: “Oltre all’affanno ha detto di avere febbre, il suo era un codice giallo”. 

A riportarlo, Il Mattino.

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