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venerdì, Aprile 19, 2024
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Oltre 30 scosse in due ore, torna la paura tra Agnano e l’area Flegrea dopo il terremoto di ieri

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Il primo evento sismico registrato dai sismografi dell’Osservatorio Vesuviano è alle 14.34 con magnitudo 0.4, seguita quattro minuti dopo da una di magnitudo 0.8, entrambe a una profondità di 1 chilometro, la prima localizzata nella zona dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, la seconda in piena Solfatara. Alle 14.41 la prima scossa avvertita chiaramente dalla popolazione con epicentro a Pisciarelli e profonda 2 chilometri, seguita un minuto dopo da una vibrazione di magnitudo 0.7 nello stesso punto. Alle 14.58 e 15.09 due scosse sempre a Pisciarelli a una profondità di circa 2 chilometri rispettivamente di magnitudo 1.8 e 2.4, entrambe perfettamente avvertite dalla popolazione.

In un post pubblicato ieri sulla sua pagina Facebook, il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ha spiegato che «era in corso uno sciame sismico» e di essere «in contatto con l’Osservatorio Vesuviano», sezione napoletana dell’Ingv. L’Osservatorio, riferisce Figliolia, «ci invita a non creare allarmismi e panico. Tutto rientrerebbe nella dinamica dello stato di allerta giallo della caldera dei Campi Flegrei, nella normale attività del territorio».

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L’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv «sta monitorando costantemente la situazione», fa sapere un comunicato del direttore Francesca Bianco. Almeno una quarantina gli eventi sismici registrati ieri dagli strumenti dell’Osservatorio vesuviano di Napoli che dalle 14:30 – e per le successive due ore – hanno interessato l’area compresa tra via Pisciarelli e la Solfatara di Pozzuoli.
Terremoti di lieve intensità, anche se avvertiti in diverse località di Napoli e del comune flegreo, che non hanno mai superato la magnitudo di 2.4, ad una profondità di massimo tre chilometri.

«Sono fenomeni che registriamo normalmente» dichiara la direttrice dell’osservatorio vesuviano Francesca Bianco, «da quando c’è stata una ripresa del fenomeno bradisismico tra il 2005 e il 2006. Ricordiamo che dal dicembre 2012 i Campi Flegrei sono sotto stretta osservazione e in uno stato di allerta gialla, perché tra le anomalie riscontrate – oltre al sollevamento del suolo – ci sono anche diversi fenomeni sismici».
Nulla di preoccupante insomma, ma l’attenzione, come ricorda la stessa direttrice, deve rimanere alta. «Non dobbiamo mai dimenticarci che questa è un territorio dinamicamente attivo e attualmente soggetto a un fenomeno rilevante. È importante essere sempre informati su quello che avviene senza mai dimenticare che viviamo su un vulcano ancora attivo».

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