13.7 C
Napoli
domenica, Maggio 5, 2024
PUBBLICITÀ

Omicidio a Scampia, il boss degli Amato-Pagano Raffaele Mauriello evita l’ergastolo

PUBBLICITÀ

Gli è andata bene. Anzi benissimo. A fronte di una richiesta al carcere a vita Raffaele Mauriello, ras in ascesa degli Amato-Pagano, incassa ‘solo’ ventun’anni. Mauriello rispondeva infatti dell’omicidio di Fabio Cafasso avvenuto il 21 dicembre 2011, delitto eseguito per il controllo dello spaccio nella cosiddetta Cianfa di Cavallo a Scampia. Mauriello era accusato da importanti collaboratori di giustizia, infatti, i dettagli dell’omicidio di via Ghisleri sono contenuti nell’ordinanza firmata dal sostituto procuratore di Napoli, Maurizio De Marco. Sono stati raccolti diversi i verbali di Giovanni Illiano; Felice, Antonio, Giovanni Leonardi; Giuseppe D’Ambra; Antonio e Paolo Caiazza; Pasquale Riccio, Rosario Guarino. Nonostante le pesanti accuse a suo carico, il difensore di Mauriello, l’avvocato Luigi Senese, è riuscito a ridimensionare le accuse a suo carico convincendo appieno con le sue argomentazioni tanto che per Mauriello è stata esclusa la premeditazione.

Le accuse di Illiano contro Mauriello

Tra i grandi accusatori di Mauriello c’è Giovanni Illiano che ha raccontato ai magistrati:«Cafasso fu ucciso nella Smart da MAURIELLO RAFFAELE, figlio di O’ GIRO, per questioni di droga; questo CAFASSO faceva la cocaina a telefonino, l’omicidio venne commesso probabilmente su disposizione di O’ GIRO stesso, il cui parente LA CAVA PASQUALE detto CHICCO faceva la droga stesso nella CIANFA, ma senza autorizzazione degli ABBINANTE o delle famiglie di Secondigliano; infatti ABBINANTE ARCANGELO, ABRUNZO CIRO, MARIANO ABETE ed una quarta persona che non ricordo vennero nella 219 a Melito nel bar di LINUCCIO PAPA e chiesero dove stava LELLO, ossia MAURIELLO RAFFAELE, ed io dissi che stava fuori, perché lui stesso mi aveva detto che se ne sarebbe andato a MADRID. LELLO non mi aveva confidato l’omicidio. Quando poi mi incontrai con TAKENDO’ e MARIANO, e spiegai loro che gli ABBINANTE erano venuti nel Rione, e nel frattempo TEATRO RAFFAELE mi aveva detto che LELLO aveva commesso l’omicidio MAURIELLO, TAKENDO’ mi disse: “tu lo sai che sono venuti per il fatto di quello nella Smart” ed io risposi: ‘me l’ha detto RAFFAELE’».

PUBBLICITÀ

Le accuse di Felice Leonardi contro Mauriello

Un altro che ha puntato il dito contro Mauriello è stato Felice Leonardi tra i primi a parlare della formazione della grande alleanza delle Cinque famiglie di Secondigliano e Scampia (Leonardi, Vanella Grassi, Abbinante, Marino e Abete-Notturno). Leonardi ha spiegato in un verbale del giugno 2014: «L’omicidio di Cafasso è avvenuto nella Cianfa di cavallo in una Smart. E’ stato ucciso da MAURIELLO RAFFAELE, figlio di MAURIELLO CIRO detto O’ GIRO, esponente di spicco degli AMATO PAGANO. Non so il motivo, ma so per certo che il responsabili dell’omicidio sono MAURIELLO RAFFAELE ed un loro parente, CHICCO. Quando questo omicidio venne commesso, sul territorio nostro, delle cinque famiglie, noi volevamo sapere chi l’avesse commesso e, poiché era stato commesso senza autorizzazione, intendevamo ammazzare il responsabile. Tramite MARIANO ABETE ed ABBINANTE ARCANGELO venimmo a parere che gli autori erano soggetti legati a MAURIELLO CIRO e quindi si decise di andare a parlare con lo stesso MAURIELLO CIRO che era agli arresti domiciliari a Benevento, se non sbaglio; ci ardono proprio MARIANO ABETE e ABBINANTE ARCANGELO. Quando tornarono, dissero che MAURIELLO CIRO aveva dato loro conferma che gli autori erano il figlio MAURIELLO RAFFAELE e suo nipote CHICCO e che lui non poteva quindi darci gli assassini. Tutte le cinque famiglie erano d’accordo nell’ammazzare MAURIELLO che O’CHICCO. MARIANOABETE decise di mandare l’ambasciata al padre, perché MAURIELLO CIRO aveva commesso omicidi insieme a ABETE ARCANGELO, che io non conosco, e si voleva la sua autorizzazione; ABETE ARCANGELO disse di attendere che lui, uscito dal carcere, avrebbe risolto personalmente questa cosa e quindi si soprassedette».

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

“È stato messo un po’ in disparte”, il ruolo del ras ‘Frizione’ ridimensionato dal pentito

C’è anche Luigi Rignante tra i collaboratori di giustizia che hanno fatto luce sull’evoluzione delle nuove leve degli Amato...

Nella stessa categoria