Il gip di Torre Annunziata Riccardo Sena ha convalidato l’arresto e disposto il carcere per il 28enne accusato di avere causato la morte di Aniello Scarpati, il poliziotto rimasto vittima, a Torre del Greco di un grave incidente stradale causato la notte tra sabato e domenica, travolgendo con un potente suv la pattuglia della Polizia di Stato in servizio.
La confessione di Tommaso Severino dopo la morte dell’agente Scarpati
Il 28enne Tommaso Severino ha risposto alle domande del giudice singhiozzando, ha fatto sapere l’avvocato. “Ha riferito che lui, come la sua famiglia, è distrutto per questa morte”, ha detto all’Ansa l’avvocato Domenico Dello Iacono, suo difensore. “Ha ammesso di avere fatto abuso di alcol (“nell’ultimo bar dove siamo stati ho bevuto due whiskey”) ma di non avere assunto droga (“ho fatto uso di cocaina, ma 15 giorni fa e non quella sera”).
Anche il 28enne, come Aniello Scarpati, è di fede evangelista: “Nessuno più di me può capire cosa proviamo quando si subisce una perdita così grande”. La procura di Torre Annunziata (pm Alessandra Riccio) aveva chiesto che il 28enne restasse in carcere (è detenuto a Poggioreale) perché potrebbe reiterare il reato (è accusato di omicidio stradale aggravato) in quanto avrebbe “una propensione al delitto”.


