Spaccio di droga e imposizione delle slot nei bar del Casertano per conto del clan dei Casalesi: ventisei sono state le condanne inflitte dalla Corte di appello di Napoli per l’inchiesta denominata «Jackpot» che ha consentito di ricostruire le estorsioni e le minacce fatte a nome del gruppo camorristico «Schiavone – Venosa». Confermata la sentenza di primo grado per Giuseppe Bianchi (6 anni); Augusto Bianco (8 anni); Salvatore Cantiello (8 anni), Massimo Venosa (10 anni), il collaboratore di giustizia Yuri La Manna (4 anni), Antonio Venosa (5 anni). Piccole riduzioni per gli altri imputati. Coinvolte alcune donne: 9 anni e 4 mesi è stato il verdetto dei giudici di secondo grado per Teresa Venosa. Pene più alte per Giuliano Venosa 10 anni e 4 mesi; 10 anni e 4 mesi per Angelo D’Errico.
Operazione «Jackpot». Nei bar le ‘macchinette’ della camorra: alla sbarra 26 uomini del clan Schiavone
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