venerdì, Agosto 15, 2025
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Il pentito svela il ‘sistema’ dei parcheggiatori a Bagnoli: “Lei dava gli ordini”

Il clan Esposito aveva in mano il racket dei parcheggi abusivi a Bagnoli, attività molto remunerativa alla luce della presenza nel quartiere dei tanti locali. Le rivelazioni sono state fatte dal nuovo pentito Michele Ortone che ha parlato del ruolo di Maria Nappi, moglie del boss Massimiliano ‘o scugnat. 

Negli ultimi verbali depositati ad inizio anno, il collaboratore di giustizia ha dato nuovi spunti di indagine ai pm della Dda di Napoli, Salvatore Prisco e Stefania Di Dona, sullo spessore criminale della donna: Lei era uno dei referenti del clan Esposito e gestiva i parcheggi a Bagnoli. Lei era la persona che indicava non solo le zone relative i parcheggi, ma anche le somme da riscuotere per ogni vettura. In pratica lei diceva che una somma per auto andava a lei e la rimanente ai parcheggiatori. Era lei che dava ordini a Carmine Esposito di recuperare le somme e di pagare i parcheggiatori”.

Nappi è stata accusata di essere una figura di spicco nel clan guidato dal consorte, infatti, avrebbe avuto alle sue dipendenze Carmine Esposito, detto Sesè. “Il suo ruolo era quello di riscuotere i soldi dai parcheggi. Periodicamente i parcheggiatori portavano gli incassi a casa di Carmine Esposito e la Nappi andava a recuperare le somme”, ha dichiarato Ortone.

Il profilo del pentito Ortone e i legami con i clan di Napoli

Michele Ortone è un giovane pentito della camorra che ha già un’importante curriculum criminale. Il 25enne è stato legato al clan Esposito e al gruppo Santagata di Pianura: per la mala di Bagnoli il giovane si è occupato di droga e armi finendo in manette nel settembre del 2024. Nel luglio 2021 Ortone si presentò all’ospedale San Paolo di Fuorigrotta quando venne fu ferito con un colpo di pistola alla gamba.

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