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domenica, Maggio 12, 2024
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Perde tre dita per salvare il suo cane da un petardo, il dramma di Ferdinando: “Dovevo proteggerla, lo rifarei”

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Ferdinando Girone, 40 anni di Napoli, è ricoverato nel reparto chirurgia del Vecchio Pellegrini di Napoli. Ha perso tre dita per la mano destra a causa dello scoppio di un petardo. Che era stato lanciato dall’alto e preso in bocca dal suo cane, un pitbull chiamata Masha. Che adesso è invece ricoverata in una clinica veterinaria.

La storia di Ferdinando, che ha perso tre dita per salvare il suo cane dallo scoppio di un petardo

In un’intervista rilasciata al Mattino racconta l’accaduto: “Stavo passeggiando per i Quartieri Spagnoli, non distante dalla mia abitazione, perché avevo portato il cane a fare un giro prima di cena, intorno alle 21”. Girone dice di essere uscito a quell’ora perché la riteneva non pericolosa. Poi nota con la coda dell’occhio qualcosa che veniva lanciato dall’alto: “Masha, istintivamente, si è lanciata sopra quell’oggetto che avevo intuito fosse un petardo. Le ho aperto la bocca per estrarlo e buttarlo lontano ma nell’istante in cui l’ho preso è esploso”.

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Continuan poi: “Ho visto il mio sangue ovunque, dopo lo scoppio i miei familiari sono corsi in strada portandomi in ospedale”. Ferdinando dice che quando ha visto Masha con il petardo in bocca ha pensato che sarebbe morta: “Per questo ho agito immediatamente. Ma nonostante la rapidità dell’azione il petardo è scoppiato nell’istante in cui cercavo di gettarlo io”. La sua preoccupazione, però, era quella di proteggere “il quinto figlio della nostra famiglia: ho agito di istinto ma non avrei potuto fare altro per salvarla e spero di esserci riuscito”. Masha si trova in una clinica veterinaria: “Spero con tutto il cuore che possa ritornare a casa. Lei è sempre stata un cane che tende a lanciarsi sulle cose in movimento e a raccogliere oggetti senza lasciarli facilmente, per questo ero certo che il petardo le sarebbe esploso in bocca”.

“Non c’è stato da pensare, volevo aiutarla e lo rifarei ancora”

Ferdinando poi aggiunge: “Chi ama il proprio cane, potrà capirmi. Non c’è stato da pensare, volevo aiutarla”. Dice di avere “quattro figli e due nipoti ma gli ho sempre insegnato che è pericoloso festeggiare con petardi e fuochi”. Girone di mestiere fa il panettiere: “Sono consapevole di aver perso tre dita alla mano destra ma immagino di poter andare avanti lo stesso nella mia professione ed è quello che intendo fare”.

Infine, l’appello: “Ho deciso di raccontare ciò che mi è accaduto per lanciare un messaggio preciso. Mi piacerebbe far capire a tutti che i botti di Capodanno, sparati in maniera illegale e fuorilegge, possono essere davvero molto pericolosi per tutti: dobbiamo evitare che ci possano essere altre vittime, il mio cane ed io stiamo pagando un prezzo molto alto”.

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