sabato, Luglio 19, 2025
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Pestati per una scarpa sporcata a Napoli, follia nella movida

Una nuova brutale aggressione nella notte tra sabato e domenica. Un giovane è stato pestato con ferocia, davanti a numerosi testimoni durante la movida notturna di Piazzetta Orientale, per una birra caduta a terra che avrebbe “sporcato una scarpa”.

Ad aggredirlo — secondo quanto riportato dalle sorelle della vittima — un ragazzo-il cui nome di battesimo corrisponderebbe a quello di Salvatore– accompagnato dalla sua fidanzata, che ha prima provocato, poi colpito il ragazzo con calci e pugni provocandogli ferite alla zona perioculare che hanno richiesto quattro punti di sutura. Il suo amico, che ha problemi di deambulazione, una distrofia dei cingoli, intervenuto per difenderlo, è stato colpito con tale violenza da riportare la frattura della mandibola e la caduta di diversi denti.

Il video del giovane pestato a Napoli

La famiglia: “Chiediamo giustizia”

La famiglia dopo aver sporto denuncia, ha pubblicato foto, dettagli, e un appello accorato: “Chiediamo giustizia. Vogliamo che le forze dell’ordine facciano luce su quanto accaduto e che i responsabili paghino per le loro azioni. Vogliamo che i nostri figli, fratelli, amici, parenti vivano senza paura, paura di riuscire a tornare a casa vivi. Ma soprattutto vogliamo che episodi del genere non accadano più. Per nessuno. “
A chi ha visto e taciuto, chiedo di riflettere. Il silenzio protegge i colpevoli. Ma parlare, denunciare, significa proteggere tutti: le vostre famiglie, i vostri figli, il futuro della nostra città. Non permetteremo che la violenza diventi la norma.
Chiediamo giustizia. Chiediamo che chi ha aggredito mio fratello venga individuato e punito. Ma soprattutto, chiediamo un cambiamento: culturale, sociale e umano. Perché nessuno deve più subire ciò che ha subito lui.

Un episodio agghiacciante, che ci riporta ancora una volta a una realtà inaccettabile: quella di ragazzi che si sentono padroni della notte, della strada, della vita degli altri — dichiara il deputato dell’Alleanza Verdi–Sinistra Francesco Emilio Borrelli, contattato dai familiari della vittima — Come già accaduto a Francesco Pio Maimone e Santo Romano, la scintilla è una futilità, ma la violenza è cieca, spropositata, devastante. Si rischia la morte per un graffio a una scarpa. È inaccettabile. È ora di dire basta al culto della violenza come linguaggio dominante tra le nuove generazioni E basta anche all’omertà: chi ha visto parli Non si può più tacere“.

Borrelli ha già segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine e chiede la massima attenzione da parte della Questura e della Procura per individuare le mie responsabilità:
La sicurezza non può essere un privilegio. È un diritto. E deve valere per tutti, ovunque ea qualunque ora. A chi ha picchiato quei ragazzi dico: vi troveremo. E a chi ha assistito e tace: denunciate. Proteggere chi è stato colpito significa proteggere anche voi stessi.

Il deputato lancia un appello anche alle istituzioni scolastiche e sociali: “Serve un investimento urgente in educazione civica, affettiva e culturale. Perché chi considera una scarpa sporcata un’offesa da punire con la violenza, ha bisogno di essere rieducato prima che sia troppo tardi.”