Le organizzazioni sindacali di Polizia Penitenziaria, tra cui Sinappe/Osapp/Uil Pa/Uspp/Fns Cisl e Fsa Cnpp, lanciano l’allarme sulla possibile presenza di casi sospetti di legionella presso l’Istituto Penale per Minorenni di Nisida, a Napoli. Se confermati, questi casi potrebbero rappresentare una minaccia per l’intera comunità penitenziaria.
L’emergenza Legionella
I sindacati insistono per “immediati accertamenti e relative misure di prevenzione” e sottolineano la necessità di interventi seri ed autorevoli, richiamando l’attenzione sul rischio biologico a cui è esposto il personale di Polizia Penitenziaria. Questa preoccupazione segue i recenti casi di scabbia registrati nella stessa struttura, evidenziando la necessità di assicurare la sicurezza e l’incolumità fisica di tutti gli operatori.
Oltre alla problematica legata alla salute, i sindacati segnalano una serie di criticità organizzative-gestionali presso l’Istituto Penale di Nisida. Rivendicano diritti e tutele per il personale, sottolineando che la situazione richiede interventi immediati.
Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp, sottolinea che già dieci giorni fa è stata richiesta in modo congiunto un incontro al Dipartimento per la giustizia minorile a Roma per affrontare le criticità del distretto campano. Fino ad ora, non ci sono stati riscontri da parte delle autorità competenti.
L’emergenza sanitaria nel carcere di Nisida evidenzia la necessità di una risposta rapida e efficace da parte delle istituzioni competenti. I sindacati continuano a monitorare da vicino la situazione, mentre la comunità penitenziaria attende l’adozione di misure concrete per affrontare la possibile diffusione della legionella e risolvere le criticità organizzative evidenziate.