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venerdì, Aprile 19, 2024
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Pusher gambizzato in diretta a Pianura:«Così impari il rispetto»

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Tra le ‘fonti di prova’ che hanno permesso nelle scorse settimane alla Procura di infliggere un colpo quasi mortali alle ambizioni dei clan di Pianura (i Carillo-Perfetto e i Calone-Esposito-Marsicano), ci sono tante intercettazioni. Alcune più significative di altre. Come quelle relative al tentato omicidio di Francesco Divano, ‘colpevole’ di non essere in regola con i pagamenti della piazza di spaccio che gestiva. A sparare a Divano è Emanuele Marsicano al culmine di una lite avvenuta in presenza di Carlo Esposito, suocero di Marsicano e indicato come il reggente del gruppo di via Comunale Napoli. L’intercettazione ambientale della Squadra Mobile, datata il 23 luglio 2021, documenta una discussione tra  Divano e Marsicano che culmina con il rumore di uno sparo e le parole sofferenti della vittima. Dopo un botta e risposta tra i due i toni della conversazione si fanno più accesi: “io ti rispetto e dovete portare rispetto”, dice Marsicano, poi si accavallano le voci e i poliziotti sentono in diretta un colpo d’arma da fuoco.

Il raid contro Francesco Divano

Esposito evidentemente sorpreso dice: “ma che hai combinato Manu’…oh fermati un poco non ti muovere”, mentre Divano con toni sofferenti urla: “guagliu’, portatemi all’ospedale” e poi “…Manue’, perche’ lo ha fatto?”. “A prossima volta ve imparate a parlà”, risponde Marsicano mentre Divano chiede scusa (“no, ti chiedo scusa Manue’… Carluccie’ (Carlo Esposito, ndr) ti chiedo scusa, o’ frat”) con nel sottofondo voci di donne che urlano. Alle 17,34 Francesco Divano arriva nell’ospedale San Paolo di Fuorigrotta dove i medici gli riscontrano una ferita d’arma da fuoco addominale e un trauma al braccio.

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L’articolo precedente. Così è scoppiata la guerra a Pianura: i verbali del pentito Youssef

Proprio contro il gruppo di via Comunale Napoli si sono rivelate decisive le dichiarazioni dell’ex colonnello della mala di Bagnoli, ed attuale collaboratore di giustizia Youssef Aboumuslim. L’ex ‘figliol prodigo’ del boss Massimiliano Esposito nei suoi tanti verbali, qui presentati in esclusiva, si è dilungato molto sulla mala del Rione Traiano e di Pianura. Nei verbali del 5 maggio dello scorso anno Youssef ha dichiarato:«Avemmo un incontro con i rappresentanti di Pianura e tale incontro avvenne dopo la scarcerazione di Massimiliano Esposito. All’incontro erano presenti: Calone Antonio, Marsicano Emanuele alias o Messican e Malvasio Giuseppe e la riunione avvenne a casa mia. Durante questo incontro, emerse la lamentela di Mele Giuseppe, che, detenuto con Esposito Cristian diceva di non ricevere nessun tipo di sostentamento in qualità di detenuto. Il Calone, presente alla riunione, disse che da quel momento si sarebbe occupato volentieri lui del mantenimento, anche perché lui era stato il successore dei Mele nella zona di Pianura. Precisò inoltre che, il mancato mantenimento di Mele Giuseppe, era dovuto al fatto che aveva litigato con la moglie del Mele e per dimostrare la sua lealtà a Mele, mostrò un tatuaggio con il nome Mele, per far capire il suo legame con il predetto. Il tatuaggio, il Calone lo aveva sul petto. Calone tuttavia non mantenne le promesse, anzi andò in giro dicendo che Massimiliano Esposito si voleva impossessare delle piazze di spaccio di Pianura e rione Traiano e voleva soppiantare la gente di rione Traiano. Massimiliano Esposito, veramente si voleva prendere il rione Traiano, ma il suo accordo era con Scognamillo Daniele e Calone Antonio non ne sapeva niente. Marsicano, presente alla riunione, era d’accordo. con il fatto che Calone doveva continuare a mantenere il Mele. Alla riunione, lo stesso Marsicano, che aveva una piazza di spaccio su Pianura, concordò che il Mele andava mantenuto nella sua detenzione. Il “Messicano”, gestiva la piazza di spaccio con Esposito Carlo e quando è uscito il Calone dal carcere hanno creato un gruppo loro».

I verbali di Youssef:«Ecco perchè è scoppiata la guerra a Pianura»

Ancora più ‘interessanti’ dal punto di vista investigativo i verbali in cui Youssef spiega ai magistrati i reali motivi della rottura della pax mafiosa tra i gruppi a Pianura e l’inizio delle tensioni tra Calone e i Perfetto:«So che Umberto Loffredo e Maurizio Legnante facevano le stese sulle piazze di spaccio di Calone Antonio. Calone Antonio chiese a me e Musella di riferire a Esposito Massimiliano se poteva mandare qualche persona per le stese che stava subendo sulla sua piazza di droga. Era l’inizio del 2020 (probabilmente tra mano ed aprile) e Massimiliano Esposito disse a me e Musella di aiutare il Calone per queste stese. Il Musella a bordo della motocicletta di Antony, la stessa utilizzata per il ferimento di Scodellaro e si recarono sulla piazza di spaccio, aspettando che si facessero vivi Loffredo e Legname. In particolare non avvenne quella sera una nuova stesa e successivamente feci una videotelefonata con Legnante Maurizio, dicendogli che non doveva avere più a che fare con le stese su Pianura e che mio zio Massimiliano Esposito sarebbe intervenuto per, ricomporre il tutto. Legnante Maurizio faceva queste stese sulla piazza dei Calone, .4equanto mattine:0o a-Vistile Perfetto, alias “Petto d’acciaio”, all’epoca detenuto, il quale si lamentava del fatto che i Calone non mandassero in carcere i soldi per mantenerlo. In particolare evidenziò che quando Calone Antonio era detenuto, la piazza di spaccio su Pianura era gestita da Carlo Esposito e da Vitale Perfetto. I rapporti si ruppero in quanto Carlo Esposito litigò con il figlio di Vitale Perfetto poiché quest’ultimo voleva una quota della piazza e Carlo Esposito gli voleva corrispondere solo una mesata. Rompendosi i rapporti, Carlo Esposito iniziò a gestire la piazza in via esclusiva e dopo che è uscito il Calone, iniziò a lavorare con il Calone sulla piazza di Pianura facendo droga ed estorsioni. So questo in quanto i Mele non prendevano i soldi da questa unica piazza di spaccio poiché Carlo Esposito doveva versare i soldi al Vitale Perfetto che era detenuto. Essendosi interrotti i pagamenti, ci fu la scissione tra Carlo Esposito e Vitale Perfetto».

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