Tutto l’Ariston ha ballato con Raf e Umberto Tozzi: Il battito animale, Tu, Ti pretendo, Gloria ha fatto scatenare ieri tutto il pubblico di Sanremo, in prima fila anche Sandra Milo.
Nel 1987, proprio il 7 febbraio, Tozzi vinceva il festival con Morandi e Ruggeri con Si può dare di più, che la sala intona spontaneamente. Poi l’esibizione con Claudio Baglioni in Gente di mare.
Raf contro i talent
Raf, al secolo Raffaele Riefoli, si raccontò all’Adnkronos scagliandosi contro i talent “Da tanti anni in Italia e nel mondo esistono i talent. Se pensiamo a quelli che poi realmente sono riusciti a emergere e imporsi dopo sono davvero pochi – sottolinea Raf – Invece abbiamo assistito a una sorta di tritacarne. Chi viene eliminato subito secondo me è più fortunato. Mentre per chi va avanti e addirittura vince per poi tornare alla vita di prima, credo sia un trauma psicologico che lascia il segno”.
“Io, timido e ipercritico, ne sarei uscito proprio con l’animo a pezzi. E non è quello che deve essere la musica. Perché prima di tutto per me la musica non deve essere una gara – spiega l’autore di tormentoni come ‘Self Control’, ‘Ti pretendo’, ‘Cosa resterà degli anni ’80’ ma anche di delicate canzoni d’amore come ‘Inevitabile follia’ – poi il metro con cui vengono giudicati questi ragazzi è quello dell’intrattenimento televisivo. E per esperienza musica e intrattenimento televisivo, a parte l’avanspettacolo, non sono mai andati troppo d’accordo”.
Raf e il suo rapporto con Napoli
Quando è stato intervistato da Repubblica, in occasione nel concerto tenuto a Napoli, Raf ha parlato del suo rapporto con la città e con la musica partenopea. “Se canto una canzone di Pino sul palco so che mi metterò a piangere. Era un mio mito di adolescente, poi siamo diventati amici e vicini di casa. Abbiamo pure litigato, perché la sua genialità gli faceva avere un carattere complicato. Ma c’è stato tanto amore reciproco. La sua morte è stato un dolore estremo”.