Allerta a Napoli, sede della Base Nato di Giugliano, dopo l’attacco degli Stati Uniti d’America ai siti nucleari dell’Iran, avvenuto nella notte tra sabato 21 e domenica 22 giugno.
Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, nella giornata di ieri, domenica 22 giugno, ha disposto il “rafforzamento sulla massima vigilanza degli obiettivi sensibili, delle sedi consolari e dei luoghi più rappresentativi dei Paesi coinvolti nel conflitto in Medio Oriente sul territorio napoletano”. Tra questi, quindi, anche la sede del Consolato Usa in piazza della Repubblica a Napoli.
Rafforzate le misure di sicurezza a Napoli dopo l’attacco USA in Iran, allerta anche alla Base NATO di Lago Patria
La Prefettura ha disposto anche “l’adozione delle misure di prevenzione e sicurezza già disposte fin dall’inizio della crisi in atto”. Per coordinare gli interventi, il Prefetto ha convocato un apposito Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con i vertici di tutte le forze dell’ordine per coordinare gli interventi.
Ma quali sono i cosiddetti obiettivi sensibili? Si tratta di luoghi di grande rilevanza perché sedi di importanti istituzioni o perché strategici per la città per la mobilità, e quindi molto frequentati da cittadini o visitatori.
Tra questi, ad esempio, i tre principali hub della mobilità: l’Aeroporto di Napoli Capodichino, il Porto di Napoli e la Stazione di Napoli Centrale. Ma anche il Consolato degli Stati Uniti d’America, come detto, la sede della Comunità ebraica, la sinagoga, la base Nato di Napoli, uffici istituzionali americani o israeliani. E, ancora, l’acquedotto, eventi, concerti e spettacoli che possano attirare decine di migliaia di persone.