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venerdì, Aprile 26, 2024
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Ragazzo di 18 anni massacrato per 300 euro, condannati due minorenni

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È arrivata la sentenza per la morte di Manuel Careddu, il ragazzo di 18 anni ucciso sulle rive del Lago Omodeo l’11 settembre 2018: dopo oltre due ore in camera di consiglio la giudice del tribunale dei minori di Cagliari, Michela Capone, chiamata a esprimersi nei confronti dei due minorenni, ha condannato a 16 anni un ragazzo e una ragazza che al momento del fatto avevano 17 e 16 anni, accusati dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere di Manuel. La Procura aveva chiesto 18 anni per tutti e due. Sotto processo a Oristano per lo stesso delitto ci sono anche tre giovani tra i 19 e i 20 anni.

La sentenza della giudice Michela Capone è stata emessa dopo oltre 4 ore di camera di consiglio. Un verdetto molto articolato, che ha preso quasi quarto d’ora di lettura a cui il pubblico non ha potuto assistere perchè tutte le udienze si svolte a porte chiuse. Le attenuanti generiche sono state ritenute prevalenti, da qui lo sconto di due anni rispetto alla pena minima prevista per l’omicidio premeditato. Presenti i familiari della vittima, tra cui la madre e la nonna. I due ragazzi sono stati quindi condannati per omicidio volontario premeditato e soppressione di cadavere.

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A nessuno dei due è stata contestata l’esecuzione materiale dell’omicidio, ma avrebbero partecipato in vario modo alla progettazione del delitto. Si è concluso così uno dei due processi per l’omicidio di Manuel Careddu. Il secondo riprende domani in Tribunale a Oristano, con rito abbreviato, per i tre maggiorenni, tutti tra i 19 e i 20 anni: Christian Fodde, fidanzato della minorenne condannata oggi, Riccardo Carta e Matteo Sanna. Sono attese le richieste del pubblico ministero.

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