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sabato, Aprile 27, 2024
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Reddito di Cittadinanza al boss e ai familiari: scatta il maxi blitz

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La Guardia di Finanza di Crotone ha scoperto che il “Boss” della locale di
‘ndrangheta di San Leonardo di Cutro percepiva illecitamente, a seguito di
omesse dichiarazioni, il reddito di cittadinanza. Si tratta di Alfonso MANNOLO,
arrestato il 29 maggio 2019 per associazione mafiosa, traffico di droga,
riciclaggio, estorsione e usura.
Estendendo le indagini e tramite la collaborazione e l’interscambio informativo
con l’Inps, i Finanzieri crotonesi hanno scoperto anche altre 7 persone, familiari
conviventi di soggetti arrestati insieme al boss nell’ambito dell’Operazione contro
la ‘ndrangheta di Cutro “Malapianta”, che percepivano indebitamente il reddito di
cittadinanza con false dichiarazioni.

In particolare i Finanzieri hanno passato al setaccio una lista di soggetti
condannati definitivamente, ovvero attualmente imputati e detenuti per
associazione mafiosa, ed altri reati socialmente pericolosi. Infatti la normativa
prevede che, tra i requisiti che i richiedenti devono possedere per poter accedere
al sostegno economico dello Stato, non vi siano misure cautelari personali in
capo ai componenti il nucleo familiare. Non solo al momento della presentazione
della domanda ma anche durante il periodo di erogazione del beneficio.
Il capo della locale di ‘ndrangheta di San Leonardo di Cutro e le altre 7 persone
appartenenti alle famiglie fedeli alla cosca percepivano il reddito di cittadinanza
nonostante conducessero un tenore di vita molto alto, come dimostrato dai
numerosi beni di lusso sequestrati al termine dell’operazione “Malapianta”. Il
danno accertato per le casse dello Stato ammonta a 92.000 Euro. Nell’ambito delle attività investigative svolte sono emersi ulteriori elementi
circa la pericolosità fiscale dei soggetti controllati:

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17 di essi sono risultati essere detentori di partite iva attive, dunque
imprenditori a tutti gli effetti, operanti in diversi settori economici, dalla
ristorazione alla vendita di calzature, l’edilizia, l’agricoltura, la
produzione di infissi, la gestione di stabilimenti balneari, l’allevamento.
Tra questi spicca, altresì, un Avvocato. Tutti sono risultati essere
evasori totali, non avendo mai presentato le prescritte dichiarazioni dei
redditi e, pertanto, la loro posizione sarà oggetto di ulteriori controlli;
2 sono addirittura risultati essere residenti stabilmente in Germania ma,
dichiarando falsamente la loro residenza nella provincia di Crotone
sono riusciti ad accumulare, illecitamente, il Reddito di cittadinanza per
un totale di € 15.000;

11 soggetti sono, infine, riusciti ad ottenere, in modo illegittimo, il
Reddito fornendo false attestazioni.

L’attività svolta dai Finanzieri pitagorici ha permesso inoltre di intercettare
l’acquisizione indebita del sostegno economico anche da parte di una
persona di Cirò Marina, destinatario di misura cautelare personale degli arresti
domiciliari, nel gennaio 2018, nell’ambito dell’operazione contro la ‘ndrangheta
cirotana denominata “Stige”. Quest’ultimo risulta avere percepito, illecitamente,
il Reddito di Cittadinanza dall’Aprile 2019 per un totale di € 9.500.
Continuando a scandagliare i soggetti affiliati alla ‘ndrangheta, le Fiamme Gialle
crotonesi hanno infine scovato tre indebiti percettori della prestazione sociale
intenti a lavorare in nero. Tra questi SANTORO Gaetano, già condannato, con
sentenza passata in giudicato il 11.12.2018, per associazione a delinquere di
stampo mafioso e spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione
condotta nei confronti della ‘ndrangheta crotonese denominata “Heracles”.
Tutti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Crotone che ha
assunto la direzione delle indagini e ha incaricato la Guardia di Finanza di
svolgere, nei confronti dei responsabili, anche gli accertamenti patrimoniali
necessari per pervenire a ulteriori e successivi sequestri.

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