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Ricerca lavoro: come si scrive un curriculum

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Test attitudinali, lettere di presentazione, curriculum da adeguare a standard pre-impostati: chi si mette in cerca di lavoro non è atteso da una vita semplice, non solo per le difficoltà nel convincere le aziende, ma anche per l’impegno che la presentazione di una candidatura comporta, specialmente nell’era del web e del digitale. Il primo step da cui si deve partire è rappresentato dalla stesura del curriculum vitae, che deve essere preciso, mirato e persuasivo. Occorre uscire dall’ordine di idee secondo il quale il cv è un mero documento, dal momento che è molto di più: un biglietto da visita, un modo in cui ci si presenta raccontando le proprie capacità, le proprie esperienze di lavoro e anche la formazione su cui si può contare.

Perché il curriculum è così importante?

Il cv è fondamentale perché costituisce uno dei primi strumenti di valutazione relativi al profilo del candidato, alle sue competenze e alle sue attitudini. Per avere la certezza di redigerlo in modo efficace si può fare affidamento su un esempio di Curriculum Vitae da cui prendere spunto, ma ancora più utile è integrare questo documento con una lettera di presentazione incisiva. In entrambi i casi, è opportuno focalizzarsi su ciò che è davvero importante e potrebbe interessare ai selezionatori: le nozioni essenziali devono essere poche e chiare, oltre che – ovviamente – corrette, sia dal punto di vista formale (al bando gli errori di ortografia!) sia dal punto di vista del contenuto (è vietato mentire sulle proprie capacità, non solo per questioni etiche, ma anche perché prima o poi si viene comunque scoperti). Ci vuole una particolare attenzione, dunque, nello scovare le espressioni ridondanti, i refusi e gli errori di qualsiasi genere: tutto questo deve essere rimosso, anche perché il cv ideale non dovrebbe superare le tre pagine di lunghezza.

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Dopo il cv, la lettera di presentazione

Come si è detto, affinché il curriculum che si invia a un’azienda possa spiccare ed essere notato dovrebbe essere accompagnato da una lettera di presentazione. Ma quali sono gli accorgimenti che vanno tenuti a mente per la sua stesura? La lettera dovrebbe iniziare con l’indicazione dell’annuncio a cui si sta rispondendo (sempre che non si tratti di una candidatura spontanea, che pure è apprezzabile) e con la spiegazione dei motivi per cui ci si candida. Quindi, dopo aver specificato la posizione a cui si ambisce, si può proseguire parlando di sé stessi e presentando le proprie competenze, le proprie esperienze passate e anche i propri desideri, naturalmente sempre sul fronte professionale.

Su quali aspetti puntare

Anche nella lettera di presentazione è bene essere concisi, evitando monologhi che non interessano a nessuno, tantomeno a un selezionatore che ha poco tempo per esaminare una valanga di candidature. Questo vuol dire che nel parlare delle proprie esperienze e delle proprie capacità ci si deve focalizzare su quelle che si intersecano con i requisiti dell’offerta di lavoro, o comunque con la mission e i valori dell’azienda a cui ci si è rivolti. Vale la pena, poi, di dedicare qualche riga all’illustrazione dei propri interessi e dei propri stimoli, declinati in chiave lavorativa.

Come comportarsi con i profili social

Nel curriculum l’indicazione dei profili personali sui social network è raccomandata solo se essi sono strettamente correlati con uno o più aspetti professionali. Questo non vuol dire, però, che se i profili non vengono linkati i responsabili delle risorse umane si asterranno dall’andare a cercarli e a spiarli su Internet, specialmente dopo una eventuale prima selezione. Se si ambisce a ottenere un nuovo posto di lavoro, pertanto, non si deve pensare che Facebook, Instagram and co. siano porti franchi in cui tutto è ammesso e, soprattutto, in cui ci si può sentir liberi di dire e fare ciò che vuole senza che questo condizioni le decisioni dei responsabili di HR. Almeno per il periodo della ricerca, dunque, vale la pena di rendere i profili più “sobri” o, se proprio non si è intenzionati a modificarli, impostarli in modo che risultino privati e non visibili a tutti.

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