PUBBLICITÀ
HomeCronacaI Savoia volevano oltre 6mila brillanti, Bankitalia vince la causa

I Savoia volevano oltre 6mila brillanti, Bankitalia vince la causa

PUBBLICITÀ

Il tribunale civile di Roma ha rigettato la richiesta dei Savoia nel far valere il loro diritto di proprietà sui gioielli e i beni mobili. Secondo il tribunale sono gioie di dotazione della Corona e non beni personali. Il tesoro composto da 6.732 brillanti e 2 mila perle sono di diverse misure, montati su collier, orecchini, diademi e spille varie che fanno parte dei gioielli della Corona, resteranno custoditi dentro uno scrigno in un caveau della Banca d’Italia come riporta il Corriere della Sera. 

La confisca dei gioielli di Savoia 

Era il 5 giugno 1946 quando il referendum decreta la fine della monarchia e la cassa centrale della banca d’Italia prende in consegna un tesoro registrato “gioie di dotazione della Corona del Regno”.

PUBBLICITÀ

A riceverlo è Luigi Einaudi il governatore della banca che sarebbe poi stato il primo presidente della Repubblica. Il primo Presidente della Repubblica ncontra l’ultimo Re d’Italia, Umberto II, e formalizza il passaggio dei gioielli.

Nel verbale di consegna del 1946 del ministro Lucifero è scritto: «Si affidano in custodia alla cassa centrale, per essere tenuti a disposizione di chi di diritto, gli oggetti preziosi che rappresentano le cosiddette gioie di dotazione della Corona del Regno». Con la speranza che, prima o poi, i gioielli tornassero nelle mani dei Savoia.

La richiesta dei gioielli dei Savoia nel 2021

I Savoia chiesero la restituzione dei gioielli nel 2021 ma in seguito alla risposta negativa che arrivò nel dicembre di quell’anno, l’anno dopo avviarono una causa promossa da Vittorio Emanuele , Maria Beatrice , Maria Pia di Savoia e Maria Gabriella di Savoia contro la stessa Banca, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il ministero dell’Economia.

Gli ex regnanti si fecero forza proprio sul verbale, Emanuele Filiberto, nipote di Umberto II, disse: «Mio nonno scrisse a chi di diritto, e ad avere quel diritto sono gli eredi. I gioielli sono di casa Savoia e ci dovrebbe essere una restituzione, poi, come ho sempre ripetuto andrebbero esposti in Italia perché fanno parte della storia italiana»

 

PUBBLICITÀ