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venerdì, Marzo 29, 2024
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Rione Traiano, Scampia, Napoli centro: sit-in per reddito di quarantena, raffica di multe per gli attivisti

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Sit-in questa mattina, in occasione della celebrazione del 25 aprile, dei vari movimenti antagonisti e centri sociali in vari quartieri della città, aderenti alla rete di mutualismo solidale costruita in questo periodo di emergenza da Covid-19. In tutto, risultano essere 15 le persone fermate, denunciate e multate dalla Questura di Napoli per violazione dell’articolo 650 del Dcpm che indica come si debba uscire di casa soltanto per alcuni motivi – lavorativi e di salute in primis – e per manifestazione non autorizzata.

Da Bagnoli al Rione Traiano passando per Montesanto, piazza Municipio e Scampia, è arrivata da parte della cittadinanza attiva, impegnata a distribuire le spese solidali a chi è stato maggiormente colpito dalla crisi susseguente l’inizio della pandemia, la richiesta del reddito di quarantena per fronteggiare la crisi economica e sociale, causata dal Coronavirue e il diritto alla salute per tutti, sempre in relazione al contrasto del Covid-19.

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In più, è stato ricordato il significato del 25 aprile, data di liberazione italiana dall’oppressione nazi-fascista. Le azioni si sono concluse con i controlli della Polizia di Stato e della Digos con i successivi fermi in Questura, le denunce e le multe.

A Bagnoli

In viale Campi Flegrei, nel quartiere occidentale di Bagnoli, gli aderenti al Laboratorio Politico Iskra e al comitato Bagnoli Libera hanno distribuito gratuitamente mascherine ai clienti in fila al supermercato Decò e a chi si trovava nelle vicinanze. Inoltre, è stato srotolato uno striscione con questo contenuto: “Lavoro, reddito, casa, tamponi. Più sanità e meno spese militari. Il 25 aprile 2020 inizia la rivoluzione. Sul posto sono poi arrivate alcune volanti del Commissariato di Polizia di Bagnoli, della Questura di Napoli e gli agenti della Digos che hanno multato due attivisti per violazione dell’articolo 650 del Dcpm e per manifestazione non autorizzata.

L’importo della sanzione, si aggira sui 400 euro. «Eravamo 5 persone in tutto e abbiamo mantenuto sempre le distanze di sicurezza – le parole di Eduardo Sorge del sindacato Si Cobas del Laboratorio Politico Iskra – Con quest’azione non abbiamo voluto fare altro che dimostrare come le spese solidali garantite dal Comune non sono arrivate a tutti quelli che realmente ne hanno bisogno in questo periodo, ricordando anche come la fase 2 partirà piena di incognite per tanti lavoratori delle fabbriche e della filiera industriale, ai quali va garantita una sicurezza che ora non c’è».

Sul punto, una parentesi: ai 15.517 napoletani richiedenti della prima tranche se ne sono poi aggiunti altri 13.369, secondo i numeri forniti da Palazzo San Giacomo.

Sono già state effettuati alcuni acquisti di generi di prima necessità negli esercizi commerciali convenzionati con una spesa dell’importo di 100 euro. Dal Laboratorio Politico Iskra Sorge ha poi aggiunto: «Chi si trovava lì in quel momento in viale Campi Flegrei ha apprezzato il nostro gesto, ha iniziato a cantare “Bella Ciao’’, intonato poi anche da chi era affacciato dai balconi di casa.

Non volevamo assolutamente dare il messaggio di violazione della quarantena. Ma la crisi dovuta al Coronavirus non colpisce tutti allo stesso modo». Un sit-in simile, contemporaneamente, si è tenuto anche al Rione Traiano nel quartiere di Soccavo.

Scampia

Giorni caldi anche nel quartiere di Scampia, quartiere nel quale servizi televisivi e la distribuzione di cibo da parte di Casapound hanno scatenato le proteste da parte dei cittadini e degli storici comitati di lotta.

Questa mattina i rappresentanti del Comitato Vele hanno affisso 4 striscioni, uno per ogni edificio del Lotto M e un quinto in via Valerio Verbano, uno dei simboli dell’antifascismo con su scritto “Fuori i fascisti da Scampia’’. Il contenuto si riferiva all’arrivo, nella mattinata di ieri, di un furgone carico di cibo distribuito alla popolazione dai militanti di Casapound, formazione politica di estrema destra.

«È stata fatta una provocazione, una speculazione politica a ridosso del 25 aprile da chi a Scampia e alle Vele non è mai venuto. Ci sono realtà territoriali che da decenni si impegnano sul serio per la popolazione e in questa fase di emergenza distribuendo alimenti e altri generi di prima necessità agli indigenti.

Qui non c’è spazio per i fascisti», il tono duro di Omero Benfenati del Comitato Vele. In questo caso, non risultano siano state elevate delle multe ai promotori dell’iniziativa né che siano state fermate delle persone.

Centro Storico

Fermi di polizia e multe invece per una decina di persone nell’area del centro storico. Nel quartiere di Montesanto dalla balconata della Cumana una manciata di attivisti del centro sociale e laboratorio “Sgarrpuato’’ e “Damm’’ ha aperto uno striscione con il seguente messaggio: “La liberazione non è finita. Reddito e salute per tutti/e”.

Inoltre, i disoccupati del Movimento 7 Novembre si sono recati dinanzi Palazzo San Giacomo, all’interno del quale era in corso la commemorazione dei caduti del 25 aprile da parte del sindaco Luigi de Magistris e della sua giunta. Lo sparuto gruppo ha mostrato in questo caso lo striscione con un messaggio simile agli altri. “Salario, reddito e tamponi per tutti e tutte.

Stop affitto e bollette. Vogliamo tutto’’. All’intervento delle forze dell’ordine della Questura di Napoli e della Digos è seguito anche qui l’identificazione di 10 persone, poi multate sempre per violazione del Dcpm all’articolo 650 e manifestazione non autorizzata.

«Quanto capitato ha del surreale – è la dichiarazione di Alfonso De Vito appartenente allo Sgarrupato di Montesanto – Chi era in piazza ha sempre mantenuto le distanze di sicurezza e rispettato i Dpi. Stiamo parlando di poche persone che, è sempre opportuno ricordarlo, hanno passato tutte le ore della propria giornata per distribuire le spese solidali alle persone in difficoltà. Non comprendiamo questa decisione della Questura di elevare multe ed operare dei fermi».

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