Un colloquio con un detenuto nel carcere di Avellino si è trasformato in una maxi rissa dopo che la lite tra quest’ultimo e la fidanzata è degenerata. Ad intervenire sia i parenti della donna che gli altri detenuti, che si sono scagliati l’uno contro l’altro fino all’intervento dei poliziotti. A riportare la situazione alla normalità il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria (Sappe).
Succede tutto durante i colloqui tra detenuti e familiari all’interno della casa circondariale di Avellino. Improvvisamente, una donna litiga con il compagno in carcere e riceve da quest’ultimo uno schiaffo al volto. Altri 2 carcerati a quel punto sono intervenuti per prestare soccorso alla donna, mentre il padre dell’aggressore di butta nel mezzo scatenando dunque la rissa.
L’intervento degli agenti
Suonato l’allarme, gli agenti di polizia penitenziaria sono intervenuti riportando la situazione alla normalità e interrompendo anche temporaneamente i colloqui. “Una vicenda surreale, servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto”. Lo ha spiegato Donato Capece, segretario generale del Sappe, che ha poi aggiunto come “i numeri degli eventi critici accaduti nelle carceri italiane nel primo semestre del 2021 sono allucinanti”. Secondo Capece, ci sono stati 5.290 atti di autolesionismo, 44 decessi per cause naturali, 6 suicidi ed altri 738 sventati dalla Polizia Penitenziaria, 3.823 colluttazioni, 503 ferimenti. “In pratica, ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”.