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sabato, Aprile 20, 2024
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Ancora disordini e agenti contusi nel carcere di Salerno, le violenze ad un anno dalla rivolta

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A distanza di poco più di un anno dalla sommossa che aveva dato inizio alla rivolte nel carcere di Salerno, a marzo del 2020, il penitenziario nella serata di ieri è diventato nuovamente teatro di violenze e massimo violazione delle regole.

Le parole del Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria

“Disordini, agenti appartenenti alla Polizia penitenziaria aggrediti, minacciati di morte e per i quali si sono rese necessarie le cure del pronto soccorso dell’ospedale cittadino. Con questo allarmante “bollettino, il penitenziario salernitano nella serata di ieri è divenuto nuovamente teatro di violenze. Certo, la situazione da allora è complessivamente mutata, grazie soprattutto a una rinnovata e più incisiva attenzione dei Vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma è del tutto evidente che ciò non sia affatto sufficiente e che il Dap, le carceri, le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria non possano essere abbandonati a se stessi e necessitino di interventi urgentissimi e tangibili da parte del Governo”.

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A rilasciare queste dichiarazioni Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria,. L’uomo ha commentato indefesso i fatti accaduti ieri sera presso la Casa Circondariale di Salerno.

“Nel pomeriggio di ieri, complice la penuria degli organici della Polizia penitenziaria che non consente un adeguato presidio di tutti gli ambienti e gli snodi del carcere, una decina di detenuti, con violenze e minacce agli agenti, hanno tentato di impossessarsi dei pacchi con generi di conforto e di abbigliamento recapitati dai familiari e che erano stati trattenuti per i necessari controlli. Solo la grande professionalità della Polizia penitenziaria, che è dovuta ricorrere all’indispensabile richiamo di unità libere dal servizio, ha consentito in tarda serata di ristabilire l’ordine”.

“Molta preoccupazione”

”L’episodio, l’ennesimo, desta moltissima preoccupazione. Non solo perché dà il senso di una situazione carceraria che continua essere esplosiva e a rischio di deflagrazione a ogni minima scintilla. Ma anche perché si colloca in un contesto e rispetto a un tema, la ricezione dei pacchi dei familiari. Che almeno sotto il profilo meramente concettuale è associabile all’inchiesta della locale Procura della Repubblica. E che ha messo in luce, poche settimane fa, un ingente traffico di sostanze stupefacenti e di apparecchi di telefonia cellulare all’interno del penitenziario”.

“A fronte di ciò – prosegue il sindacalista – auspichiamo immediate e decise risoluzioni del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria . Soluzioni a sostegno della sicurezza del carcere salernitano, con l’invio di rinforzi all’organico e una revisione della gestione detentiva. Che, pure nella dislocazione dei reclusi, tenga sufficientemente conto anche di quanto emerso proprio in relazione all’ingresso di stupefacenti e di strumenti di comunicazione fraudolenta. Ma, soprattutto, è indispensabile un papabile intervento del Governo. In linea con quanto affermato dal Presidente Draghi durante la discussione sul voto di fiducia alla Camera dei Deputati. Ovvero, un intervento che potenzi le dotazioni organiche e gli equipaggiamenti della Polizia penitenziaria”.

”Apprezziamo, peraltro, la circostanza che proprio ieri sera la Ministra Cartabia abbia fatto sapere, attraverso fonti di agenzia di stampa, che “monitora” costantemente la situazione nei penitenziari, ma non possiamo esimerci dall’evidenziare che non si può lasciare molto tempo all’indugio quando servono azioni immediate. Non vorremmo – conclude De Fazio – che le carceri divenissero la moderna Sagunto!”

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Alessandro Pirozzi
Alessandro Pirozzi
Mi presento: mi chiamo Alessandro Pirozzi, sono nato a Napoli ed ho 23 anni. Sono iscritto all'albo dei giornalisti dal 2019 ed amo profondamente la comunicazione, specie quella digitale. Dopo essermi diplomato in un istituto alberghiero, ho iniziato a 18 anni il mio percorso lavorativo con InterNapoli.it nel 2016, collaborando anche in qualità di freelancer con diverse testate digitali come Blasting News. Ho scritto per 'Cronache di Spogliatoio', giornale sportivo online, e per la testata locale AbbiAbbè.it.
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