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giovedì, Marzo 28, 2024
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Saviano: “Gomorra deve dare fastidio”, poi dà un’anticipazione importante

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”Questa stagione è profondamente politica ed economica è tutto compromesso e mediazione, in cui emerge l’Italia come il Venezuela d’Europa. Una stagione dunque che ha un passo diverso. C’è la terra dei fuochi. Patrizia e Azzurra crescono. Gli uomini sono bambini spersi. Emerge la differenza tra chi vuole tutto e subito (le paranze) e chi capisce come il potere ha bisogno di tempo, bisogna imparare a gestirlo”. “La quarta stagione di Gomorra è una stagione profondamente politica, dove l’economia sana non esiste, dove tutto è compromesso, corruzione e mediazione e che non ha paura di affrontare il collasso del nostro Stato, raccontato invece dalla politica come in ripresa, con la declinazione solita del Paese più bello del mondo. Non è così e la serie non ha paura di dirlo. Dà
fastidio? E che dia fastidio”

Lo ha sottolineato Roberto Saviano in un video nella presentazione di Gomorra – Quarta stagione che debutterà il 29 marzo in esclusiva su Sky Atlantic. Al centro di tutto, c’è ancora una volta Genny Savastano (Salvatore Esposito). Cristiana Dell’Anna interpreta nuovamente Patrizia. Torna anche Marco D’Amore ma come regista. I nuovi episodi di Gomorra – prodotti da Cattleya, parte di ITV Studios e Fandango in collaborazione con Beta Film – sono diretti da Francesca Comencini (responsabile anche della supervisione artistica), Claudio Cupellini, Marco D’Amore, Enrico Rosati e Ciro Visco.
Tra fiction di genere e fotografia di un Paese che non ce la fa, “questa quarta stagione”, dice Roberto Saviano, autore del bestseller da cui è tratta la serie “è politica e economica. Racconta come tutto sia compromesso e mediazione. Emerge l’Italia come il Venezuela d’Europa. Una stagione dunque che ha un passo diverso. C’è la terra dei fuochi. Patrizia e Azzurra crescono. Gli uomini sono bambini spersi. Emerge la differenza tra chi vuole tutto e subito (le paranze) e chi capisce come il potere ha bisogno di tempo, bisogna imparare a gestirlo. Mentre l’unico tempo dei giovani è il presente”. “Emerge un racconto” sottolinea lo scrittore “che non ha paura di affrontare i temi di un Paese come il nostro al collasso contro la narrazione prevalente. Deve intrattenere ma anche raccontare il nostro tempo. Se non ammazzi verrai ucciso, se non fotti verrai fottuto”.

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