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martedì, Maggio 7, 2024
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Scontri in Curva B, arrestati due ultras per rissa aggravata

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Stamattina sono stati arrestati in flagranza differita un 32enne napoletano ed un 37enne della provincia di Benevento, entrambi con precedenti di polizia. I due membri del gruppo Ultras 72 sono stati fermati per possesso di oggetti contundenti o comunque atti ad offendere nei luoghi interessati alle manifestazioni sportive e per rissa aggravata. Inoltre nei loro confronti sono stati emessi due provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, Daspo, della durata di 5 anni.

La tensione è scoppiata durante la partita di calcio Napoli-Milan avvenuta domenica scorsa allo stadio Maradona. All’attenzione delle forze dell’ordine sono finiti gli scontri tra gruppi ultras avvenuti nella Curva B. Dunque le indagini della Digos si sono avvalse della visione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza presenti presso l’impianto sportivo.

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Scontri tra ultrà Napoli, indagine della Procura: anche Adl in Questura per visionare i filmati

La Procura di Napoli sta indagando sulle violenze verificatesi la sera di domenica scorsa sugli spalti dello stadio Maradona in occasione della partita tra il Napoli e il Milan. Lo riportano Il Mattino e Repubblica. Un pool di magistrati, coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Amato, ha delegato accertamenti alla Digos (coordinata dal primo dirigente Antonio Bocelli) in relazione alle aggressioni scoppiate in curva B e sulle presunte imposizioni a cui sarebbero stati sottoposti i tifosi per mano di alcuni gruppi ultrà, i quali avrebbero vietato ai supporters azzurri di tifare e addirittura di dare le spalle al terreno di gioco. I reati ipotizzati al momento sarebbero rissa e violenza privata.

Aurelio De Laurentiis nella giornata di ieri è stato dal questore di Napoli. Il presidente della SSC Napoli non arretra sulla legalità. Non intende fare passi indietro. Lo ricorda Monica Scozzafava che sul Corriere della Sera. “Ieri il patron partenopeo era negli uffici del questore Alessandro Giuliani. A chiedere conto dei filmati delle telecamere (oltre 200), a percorrere, deciso, la strada della legalità: «Gli stadi non possono essere un porto franco», ripete tutte le volte”.

Poi si legge: “De Laurentiis è (sarà) il presidente del terzo scudetto ma è anche l’uomo più odiato dagli ultrà. Ma non arretra di un centimetro. La sua battaglia contro l’illegalità è iniziata bandendo biglietti e favori agli ultrà, schierandosi dalla parte delle forze dell’ordine, sponsorizzando il modello inglese senza timore di ritorsioni”.

“I prezzi dei biglietti al Maradona sono alti? De Laurentiis non ha mai nascosto che la sua è una azienda che si autofinanzia, che il calcio è business. A modificare il regolamento dello stadio per favorire l’ingresso di bandiere e tamburi proprio non ci pensa. De Laurentiis è così: prendere o lasciare”, si legge nell’articolo.

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