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mercoledì, Giugno 26, 2024
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Selfie al sole possono danneggiare la retina degli occhi, l’allarme degli oculisti

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Alcuni casi descritti sul ‘Journal of Medical Case Reports’ hanno messo in luce alcune dinamiche particolarmente invasive rispetto alla struttura oculare. Di conseguenza, sulla base di queste scoperte, la Società italiana di scienze oftalmologiche lancia l’allarme: c’è un alto rischio a cui sono esposti la retina e altri componenti oculari nel momento in cui un individuo espone i propri occhi al sole mentre si fa un selfie.

Selfie e sole non vanno d’accordo   

Ad oggi nel mondo si scattano, in un solo giorno, circa 93 milioni di selfie. Questi numeri essenzialmente altissimi dimostrano quanto la vita quotidiana sia pregna di questi flash tecnologici. Eppure atti consuetudinari, talvolta, possono essere realmente dannosi. Il semplice atto di scattare una foto al mare o in montagna può causare durante l’estenuante ricerca dell’inquadratura perfetta seri danni alla retina. Gli oculisti spiegano che ciò che la retina degli occhi subisce è un irreparabile bruciatura. A ciò si accosta un esplicativo paragone. Guardare il sole dinnanzi allo schermo di uno smartphone è proporzionale al fatto di osservare un eclissi solare senza le dovute protezioni. Ad aggravare ulteriormente tale condizione è proprio l’idea di utilizzare un telefono per un selfie. Questo gesto prettamente innocente è estremamente lesivo. Lo schermo funge, infatti, da specchio intensificando l’effetto dei raggi solari. 

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I sintomi della ‘retina scottata’

Periodi prolungati che prevedono l’esposizione degli occhi al sole e agli schermi tecnologici risultano estremamente lesivi alla struttura compositiva degli occhi. Tutto inizia e procede, in un primo momento, secondo un audace senso di abbagliamento. Questo è ciò che  accade dopo l’assorbimento da parte della retina e dell’epitelio pigmentato di una elevata energia radiante. Nei casi peggiori sussistono nei giorni seguenti delle ripercussioni inaspettate e destabilizzanti. Le cellule nervose in pochi giorni possono formare una macchia nera al centro dell’occhio che prende il nome di scotoma. Ciò testimonierà la loro morte effettiva e irreversibile. Una volta danneggiate, le cellule,  non si riproducono. Ne deriverà un cospicuo abbassamento della visione centrale.

“In questo scenario occhiali da sole non sono sufficienti, bisogna sapere che le loro lenti non sono adeguate a filtrare in modo continuativo e, soprattutto, corretto le radiazioni luminose”. Specifica Scipione Rossi, direttore Uoc Oftalmologia Ospedale San Carlo di Nancy di Roma.

Selfie e sole ma non solo: Occhi a rischio costante 

Gli studiosi decretano che non solo l’uso di strumenti tecnologici può provocare gravi lesioni agli occhi. Camminare per lunghi periodi al sole in spiaggia non è una buona idea. L’acqua riflette dal 10 al 20% dei raggi Uv. Anche in montagna dove i raggi solari risultano più intensi rispetto a quelli della pianura sarebbe opportuno da parte degli escursionisti disporre di adeguato materiale di protezione.

La consulenza con uno specialista

Solitamente i sintomi della retina bruciata vengono confusi a causa di altri elementi come ad esempio vento e sabbia. A tal proposito è opportuno delucidare le cause effettive che affliggono una retina scottata. I sintomi possono presentarsi dalle 3 alle 12 ore dopo l’esposizione solare. Gli occhi si presenteranno doloranti e pruriginosi, lacrimosi, arrossati e una vista appannata e non nitida. Nonostante queste informative generiche è necessario consultare un medico che potrà ottenere ottimi risultati di guarigione o evitare ipotetici peggioramenti. Talvolta inoltre se i danni non sono così destabilizzanti è possibile anche guarire dopo 2-3 giorni. Gli strati superficiali della cornea hanno, infatti, la capacità di rigenerarsi in poco tempo e il supporto di adeguati farmaci può essere in questi casi determinante.

 

 

 

 

 

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