PUBBLICITÀ
HomeCronacaSistema Sorrento in frantumi grazie alla denuncia di un imprenditore: così è...

Sistema Sorrento in frantumi grazie alla denuncia di un imprenditore: così è nato il blitz di oggi

PUBBLICITÀ

L’operazione condotta oggi dal Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata, che ha portato all’esecuzione di 16 misure cautelari personali per la gestione degli appalti pubblici nel Comune di Sorrento tra il 2022 e il 2024, è stata resa possibile anche grazie alla denuncia di un imprenditore del posto.

L’uomo, esasperato dalle continue richieste di denaro da parte dell’allora sindaco Massimo Coppola e del suo collaboratore Francesco Di Maio decise di raccontare tutto in Procura, iniziando a collaborare con la Guardia di Finanza e mettendo in scena il pagamento di una nuova tangente.

PUBBLICITÀ

Grazie a un’operazione congiunta tra militari in borghese, intercettazioni e telecamere nascoste, gli investigatori, infatti, documentarono in diretta la consegna di 6.000 euro a Di Maio e a Coppola all’interno di un ristorante della penisola sorrentina. Da quell’episodio è nata l’indagine che ha fatto emergere un sistema diffuso di illeciti nella gestione degli appalti pubblici.

Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura oplontina, sarebbero 16 le persone destinatarie dell’ordinanza tra carcere o domiciliari, con accuse gravissime: corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, peculato, istigazione alla corruzione e turbata libertà degli incanti.

Il “Sistema Sorrento”, come è stato definito dagli inquirenti, girava intorno a Massimo Coppola, ex sindaco della città marittima, già arrestato in flagranza di reato il 21 maggio 2025 per induzione indebita. Attualmente detenuto, Coppola è nuovamente coinvolto nell’ambito del nuovo filone investigativo che riguarda oltre 36 appalti pubblici per un valore complessivo superiore a 35 milioni di euro, di cui circa 15 milioni finanziati con fondi FESR e 4,5 milioni con fondi PNRR.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ