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martedì, Maggio 7, 2024
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Stangata in Appello per i ras del clan Abbinante, pena ridotta solo per Antonio Esposito

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La Quinta Sezione Penale della Corte di Appello, presidente Montefusco, ha ridotto la pena inflitta in primo grado ad Esposito Antonio (meglio noto come o’ gelato), figlio di Esposito Giovanni (detto ‘o muort) nella misura di anni 10 mesi 8 di reclusione rispetto ai 16 anni che gli erano stati inflitti dal gup del tribunale di Napoli.
Le accuse mosse ad Esposito erano quelle di associazione per delinquere di stampo mafioso – partecipazione al clan Abbinante – nonchè quella del tentato omicidio di Rignante Luigi, successivamente divenuto collaboratore di giustizia.

La Corte di Appello ha quindi accolto le censure alla sentenza di primo grado mosse dal collegio difensivo di Esposito composto dagli avvocati Dario Carmine Procentese e Michele Caiafa.
Inoltre la Corte di Appello ha anche respinto i motivi di appello promossi dalla DDA, la quale riteneva che la pensante condanna inflitta in primo grado ad Esposito Antonio fosse insufficiente, invocando in appello una condanna ad anni 18, ritenendo che ad Esposito Antonio non potesse considerarsi un mero partecipe del sodalizio criminoso ma piuttosto un organizzatore.
Dopo alcune ore di camera di consiglio la Corte di Appello ha quindi ridotto la pena inflitta ad Esposito Antonio e rigettato l’appello del pubblico ministero.
Per gli altri imputati Abbinante Antonio, Abbinante Arcangelo, Abbinante Raffaele, Ciprio Paolo, Morriale Salvatore, la Sesta sezione della Corte di Appello di Napoli, ha invece confermato la pesante sentenza emessa in primo grado dal gip del tribunale di Napoli, dott. Vinciguerra, con condanne dai 20 anni ai 16 anni di reclusione.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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