Circola da tempo una leggenda sulla faida di Secondigliano. Voci che si susseguono e che necessitano di ulteriore trovato riscontro. La cattura di Paolo Di Lauro ad opera del Ros segna un punto decisivo per lo Stato nella corsa contro il tempo per porre fine alla mattanza che ha insanguinato le strade di Secondigliano e Scampia.
Dopo la cattura gli inquirenti fin da subito ipotizzano che Paolo Di Lauro sia ritornato nella zona per svolgere un ruolo di pacificazione della faida che è costata oltre 50 morti. Il ritorno di Di Lauro sarebbe avvenuto in conseguenza dell’arresto del figlio Cosimo, fino ad allora reggente del clan. Presumibilmente Ciruzzo ‘o milionario aveva trovato rifugio nella casa degli ultimi 3-4 mesi. Secondo ‘voci di popolo’, ‘leggende metropolitane’, alcuni mesi prima dell’arresto del superboss vi sarebbe stata una riunione di tutti i maggiori capiclan di Napoli coinvolti nella mattanza. Un incontro segretissimo in cui si sarebbe discusso di quella guerra che tanta attenzione mediatica aveva suscitato. Una mattanza con più di 50 morti ammazzati che aveva bloccato gli affari e attirato tanta, troppa attenzione da parte delle forze dell’ordine. L’incontro sarebbe stato trattato direttamente da Paolo Di Lauro tramite due suoi fedelissimi di alto rilievo: obiettivo quello di raggiungere un accordo, una tregua. Gli investigatori non hanno mai confermato queste voci che però in alcuni ambienti esistono ancora.
