Tagliò 2 autovelox, filmato il presunto Fleximan: scatta la denuncia. I carabinieri di Santa Maria Maggiore, provincia del Verbano-Cusio-Ossola, hanno denunciato, per danneggiamento aggravato, un 50enne. E’ accusato di avere sradicato, nella notte tra l’11 e il 12 novembre scorso, due autovelox per il rilevamento della velocità lungo la strada statale 337 della Val Vigezzo, nel comune di Druogno.
Gli apparecchi elettronici danneggiati, che si trovavano in via Giovanni XXIII e in piazza Ferrari, erano stati notati dal sindaco all’indomani mattina. I carabinieri, grazie all’analisi dei sistemi di videosorveglianza cittadina, hanno identificato l’uomo, residente in paese, immortalato anche nel momento in cui la struttura veniva divelta e buttata a terra. I danni sono quantificati in circa 2.000 euro.
IL VIDEO DEL PRESUNTO FLEXIMAN
Abbatte 8 autovelox in strada, la storia del vandalo Flemixman
Potrebbe essere stato un video a incastrare l’autore di almeno 8 atti vandalici condotti contro gli autovelox situati in provincia di Rovigo. Il vandalo è ormai noto come Fleximan una sorta di anti-eroe esaltato sui social per essere riuscito negli ultimi mesi ad abbattere i pali dei rilevatori di velocità.
Il sospetto degli inquirenti è che insieme a Fleximan agisca una banda, impegnata dalla scorsa primavera a eliminare gli autovelox nel Veneto. L’ultimo raid è avvenuto a Rosolina, nel basso Polesine, mercoledì sera alle ore 21.30 è stato segato un altro autovelox sulla strada statale Romea.
VANDALISMO RIPRESO DALLE TELECAMERE
L’atto vandalico sarebbe stato ripreso dalle telecamere di una struttura vicina, infatti, ora è al vaglio dei carabinieri del comando provinciale di Rovigo dopo la denuncia del sindaco di Rosolina, Michele Grossato. Sui social fleximan viene percepito come un giustiziere per gli automobilisti che vengono vessati dagli autovelox.
Inoltre Grossato ha detto che c’è ben poco da esaltare in quel gesto poiché l’autovelox in questione: “Non è stato installato per fare cassa ma ha la mera funzione di far rallentare i tanti mezzi che transitano in Romea, in prossimità dell’ingresso al centro urbano. È stato installato non a caso lì, dalle amministrazioni passate, e ha lo scopo di aumentare la sicurezza: di morti in Romea ce ne sono stati tanti, e c’è gente che sfreccia a 200 chilometri all’ora“.
