Un forte terremoto di magnitudo 5,8 sulla scala Richter è stato registrato nella notte tra lunedì e martedì, alle 02:17, nel mare a 23 chilometri a nord dell’isola greca di Rodi, nei pressi della costa turca. La scossa è stata avvertita distintamente in tutto il Dodecaneso.
Secondo l’Istituto di geodinamica dell’Osservatorio nazionale di Atene, il sisma ha avuto origine a una profondità di 62 chilometri. Tuttavia, il Centro sismologico euromediterraneo (Emsc) ha riportato una magnitudo leggermente superiore, pari a 6,2, con una profondità stimata di 68 chilometri.
Il ministro degli Interni turco, Ali Yerlikaya, ha riferito che una ragazza di 14 anni è morta e altre 69 persone sono rimaste ferite a Marmaris, sulla costa turca. La giovane è stata trasportata in ospedale dopo aver avuto un attacco di panico, ma è deceduta nonostante gli sforzi dei medici. Yerlikaya, intervenuto sulla piattaforma X, non ha fornito ulteriori dettagli sulle cause del decesso.
La maggior parte dei feriti, ha spiegato il ministro, si è fatta male nel tentativo di mettersi in salvo gettandosi nel vuoto, sopraffatti dal panico. Nell’isola di Rodi, pur essendo la scossa percepita in modo molto intenso, non si registrano feriti. Molti residenti sono comunque scesi in strada spaventati.
“È stato un evento sismico molto forte per gli abitanti di Rodi e delle zone circostanti, ma da questo momento in poi non ci aspettiamo sviluppi significativi”, ha dichiarato a Ertnews Efthimios Lekkas, professore di geologia e presidente dell’Organizzazione per la protezione antisismica greca (Oasp).
Lekkas ha sottolineato che la profondità dell’epicentro, stimata attorno ai 60 chilometri, ha contribuito alla vasta percezione del sisma tra il Dodecaneso e la Turchia, ma ha anche limitato l’impatto in superficie: “Non ci sarà uno tsunami e, soprattutto, non è prevista una lunga sequenza di scosse di assestamento”.