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venerdì, Giugno 28, 2024
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Nuova scossa di terremoto sul Vesuvio. Gli esperti: “Ci dobbiamo preparare”

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Ha creato non poca preoccupazione il terremoto di magnitudo 2.3 registrato alle 3.07 di martedì nel cratere del Vesuvio. Seppur di debole entità, il sisma è stato avvertito da alcuni residenti delle pendici del vulcano che, per alcuni istanti, hanno visto materializzarsi un incubo. Il terremoto della scorsa notte, verificatosi a pochi metri di profondità in corrispondenza della bocca eruttiva del Vesuvio, ha fatto nascere preoccupazioni e, di pari passo, la necessità di dotarsi finalmente di un piano di evacuazione che possa mettere in salvo, nel minor tempo possibile, i 700 mila abitanti a rischio residenti nella zona rossa e in quella gialla. Aree “immaginarie” in cui sono stati circoscritti i possibili scenari catastrofici di un’eventuale eruzione del vulcano.

Poco più di un mese fa, la Comunità Internazionale di Vulcanologia si diede appuntamento alla Mostra d’Oltremare per discutere della coesistenza tra uomini e vulcani e cercare strategia di convivenza. Il capo dipartimento della Protezione Civile regionale campana, Raffaele Pinto, spiegò: “E’ chiaro che accanto a queste persone altre si muoveranno in forma autonoma, anche ben prima che si arrivi all’emergenza piena, e noi contiamo di spostare in forma assistita il 50% della popolazione”. “Per i Campi Flegrei – aggiunse Pinto – abbiamo intenzione di realizzare una grande esercitazione entro il prossimo anno. Non sappiamo quante persone coinvolgeremo, perché tutto dipende dalle adesioni dei comuni, che dovranno segnalarci magari qualche quartiere che andrebbe tenuto sotto osservazione per questioni di viabilità o di particolare densità abitativa”. 

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Sul rischio dei nostri vulcani, il presidente Ingv, Carlo Doglioni, ha dichiarato: “Non sappiamo quando potrebbe verificarsi un’eruzione, ma sappiamo che ci sara’. Le fasi geologiche spesso superano la vita del singolo, ma è nostro compito di ricercatori lavorare per avere precursori sempre più affidabili nell’attività di monitoraggio”.

La scossa di ieri mattina rientra nella normale attività sismica nelle vicinanze di un vulcano attivo come lo è il Vesuvio. Lo dimostra l’assenza di eventi nel corso delle ore successive. Si è trattato dunque di un episodio isolato che, al momento, non preavvisa scenari preoccupanti, ma ripropone un tema molto sentito dalle popolazioni alle falde del vulcano.

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