Torna in carcere il ras della Vanella Grassi, è accusato di essere il cassiere del clan. Ieri notte gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale hanno effettuato un controllo presso un’abitazione di via Labriola dove hanno trovato quattro persone nel Lotto G a Scampia. Gli agenti hanno identificato Giuseppe Corcione che era destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso il 5 luglio 2022 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli – Ufficio Esecuzioni Penali.
Il ras 42enne della Vanella Grassi dovrà espiare la pena residua di 3 anni, 11 mesi e 15 giorni di reclusione per i reati di associazione di tipo mafioso e in materia di stupefacenti, commessi a Napoli nel 2012. Dunque l’uomo è stato arrestato.
I PRECEDENTI DI CORCIONE
Corcione fu arrestato nel 2017 per aver costituito ed organizzato il nuovo gruppo criminale operante nella zona di Vinella-Grassi, con specifico ruolo di cassiere del clan, capeggiato dal boss Angrisano Gaetano (da poco arrestato dopo un periodo di lunga latitanza). Scarcerato nel 2021 quando la Corte di Appello di Napoli accolse l’istanza dell’avvocato Antonio Iorio del Foro di Torre Annunziata e dispose la liberazione con obbligo di dimora fuori dalla provincia di Napoli.
La Corte di appello di Napoli accolse l’istanza presentata dal legale Iorio, basata essenzialmente sull’assenza di attualità delle esigenze cautelari e sulla possibilità di ritenerle salvaguardate con misure meno afflittive, specie alla luce del cosiddetto principio della decontestualizzazione che (secondo il difensore ed anche della Corte di Appello che ne ha accolto la richiesta) consente di ritenere superata l’adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere purché siano dimostrati elementi tali da far ritenere parimenti salvaguardato il pericolo di reiterazione di altri reati.
