«Seppi che Paolo era stato torturato nel tentativo di fargli confessare il suo legame con i bardelliniani e che dopo averlo ammazzato Cicciariello gli passò sopra con il trattore». E’ l’incredibile particolare emerso durante una deposizione di Francesco Della Corte. Per i magistrati, è stato un particolare con importanza rilevante per ricostruire una storia cominciata più di vent’anni fa. La storia è quella di Paolo Letizia, un giovane ventunenne di Casal di Principe. Scomparso da Casale il 19 novembre 1989, non è mai più stato ritrovato, ne si sono avute sue notizie. A 24 anni dalla scomparsa, i pezzi del puzzle sono stati rimessi al loro posto, rivelando la visione d’insieme. Paolo Letizia fu sequestrato, pestato, torturato. Fino alla morte. E anche oltre. Schiacciarono il suo corpo passandoci sopra con un trattore.
Il processo per l’omicidio Letizia ha rivelato gli esecutori
Per quell’omicidio brutale la Corte d’Appello di Napoli ha condannato a 30 anni di reclusione due elementi di spicco della mala della “terra di lavoro”. Si tratta di Salvatore Cantiello, alias Carusiello, e Giuseppe Russo, alias Peppe ‘o padrino. Nella giornata di ieri, i legali dei due killer hanno chiesto e ottenuto di discutere in Cassazione il ricorso. L’obiettivo della difesa è far annullare la condanna all’ergastolo, provando a trasformarla in una di durata certo minore. Il caso, come specifica Caserta News, è stato riaperto del 2013 dalla Dda, dopo le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. La storia di Paolo Letizia è raccontata in un libro scritto dal fratello, Amedeo, e da Paola Zabuttini (“Nato a Casal di principe, una storia in sospeso“).