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lunedì, Maggio 6, 2024
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Traffico di cocaina a Milano, il boss comprava dai narcos Imperiale e Carbone

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C’è anche il boss calabro-milanese Bartolo Bruzzaniti tra gli arresti eseguiti in tutta Italia nella maxi operazione contro la ‘ndrangheta. I narcos trafficavano cocaina, hashish, marijuana e droghe sintetiche. Sono 40 le misure cautelari che hanno colpito due organizzazioni legate alla ‘ndrangheta che si muovevano a Milano e in Lombardia. Invece sono 38 le persone finite in carcere, due all’obbligo di firma. L’operazione Money Delivery, eseguita dalla Guardia di Finanza, è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano e si innesta nel maxi blitz organizzato tra Reggio Calabria, Milano e Genova che all’alba di mercoledì 3 maggio ha portato a 108 arresti.

IL TRAFFICO DI COCAINA CON IMPERIALE E CARBONE

Nel capoluogo lombardo il gruppo era guidato dal Bruzzaniti, legato alle famiglie di ‘ndrangheta di Africo. Il boss aveva anche un canale di traffico di droga con l’Olanda attraverso il broker internazionale Raffaele Imperiale e Bruno Carbone.

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Il gruppo era radicato, soprattutto, nel quartiere di Quarto Oggiaro dove gestiva anche una rete di pusher e spaccio, così come alla Comasina dove c’erano rapporti con il clan Flachi: “No problema compa’, Milano se abbiamo il prezzo prendo città e tutta. Se ho prezzo statevi sereno che li mandiamo a pensione. Compa’ se ho prezzo Milano per il 70 per cento sono tutti amici miei da 30 anni“, le parole intercettate dagli investigatori del Gico.

Durante le indagini sono stati sequestrati 645 chili di cocaina, 240 di hashish e 30 di ketamina. “Milano è il centro nevralgico della cocaina e delle droghe sintetiche, nel primo caso la fonte di approvvigionamento fa capo ai calabresi: chi si vuole occupare del business della cocaina deve stringere accordi con le famiglie calabresi legate alla ‘ndrangheta”. Queste le parole di Alessandra Dolci coordinatrice della Dda di Milano nell’inchiesta di stamattina.

L’OPERAZIONE DELLA DDA

Dunque le indagini della Dda di Milano hanno accertato l’importazione dal Nord Europa di circa 645 kg di cocaina, 240 kg di hashish e 30 kg di ketamina. Dall’inchiesta, condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf milanese con il supporto del Servizio centrale investigazione criminalità organizzata e di altri reparti delle Fiamme Gialle, è emersa l’esistenza di due distinte associazioni finalizzate al traffico di cocaina, marijuana, hashish e altre droghe sintetiche, destinate prevalentemente al mercato lombardo.

La prima, di carattere sovraordinato, stanziata in Lombardia con proiezione nazionale, si approvvigiona tramite broker internazionali di origine campana di assai rilevanti quantità di stupefacenti importate dall’Olanda, da rivendere ad altri gruppi criminali dislocati in diverse aree del territorio nazionale; la seconda, invece, con base logistica nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro.

Trentotto persone sono finite in carcere e per due, invece, è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono tutti indagati per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Nel corso delle indagini sono emersi collegamenti con altre indagini condotte dalle Direzioni distrettuali antimafia di Reggio Calabria e Genova e coordinate a livello nazionale dalla Direzione nazionale antimafia antiterrorismo.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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