E’ stato una delle due vittime a raccontare la verità, ovvero dove e quando avevano conosciuto i preti di Afragola che hanno abusato dui loro. Secondo quanto accertato dai militari, le due vittime della rapina erano due collaboratori dei frati, tra cui un migrante, che sarebbero stati costretti “a subire atti sessuali”; una costrizione che gli indagati avrebbero esercitato “abusando delle condizioni di qualità di ministri del culto cattolico”. Durante la rapina, ed è questo che ha innescato dubbi sul movente, sono stati presi di mira solo i cellulari, uno dei quali sottratto e l’altro rimasto nelle mani del proprietario, che ha opposto resistenza.
Uno dei due ha racconto che nell’anno 2016 aveva conosciuto in una chat per incontri [Ciao Amigos) frate Nicola Gildi, che all’epoca espletava le proprie funzioni religiose presso la Chiesa Sant’Antonio di Teano e che, dopo tale conoscenza, iniziava ad avere, dietro corresponsione di generi alimentari, sigarette ed altro, rapporti sessuali con lui. Il ragazzo dichiarava altresì che il frate Gildi non si limitava ad avere rapporti sessuali con lui, ma gli chiedeva di trovare altri ragazzi disposti ad avere rapporti sessuali, cosa che faceva, pagando di tasca propria i ragazzi e prelevando il denaro dalla paga che riceveva dal frate per i lavori che stava effettuando in chiesa.
Dalle indagini è emerso che fino all’anno 2019, era stato costretto ad organizzare per padre Gildi numerosi incontri per rapporti sessuali di gruppo a casa sua, sempre sotto la minaccia della perdita dell’assistenza economica. Ecco il suo racconto: “Padre Gildi, per mio tramite, ha sempre organizzato dei rapporti sessuali di gruppo a casa mia, io li organizzavo perché altrimenti non mi avrebbe aiutato con l’assicurazione, con il cibo, mi ricattava. Le richieste di organizzazione di queste orge avvenivano tramite messaggi che Padre Gildi mandava al mio amico Armando. Sono cose che avvenivano circa una volta al mese. I ragazzi che venivano a queste orge venivano invitati con le app di incontri come quella “Ciao Amigos” o “Tinder”. Padre Gildi aveva dei rapporti sessuali con ragazzi che poi pagavo io perlui con somme di denaro, intorno ai 50 euro. In queste orge anche io ero costretto da Padre Gildi ad avere rapporti sessuali altrimenti come ho già detto non mi avrebbe più aiutato. Anche il mio amico Armando è stato costretto a rapporti sessuali con padre Gildi sotto ricatto che ci avrebbero tolto l’aiuto che ricevevamo”. Nell’anno 2019, padre Gildi venne trasferito in Afragola presso la Basilica di Sant’Antonio, portando con sé i due denuncianti a cui continuava a chiedere prestazioni sessuali, stavolta anche in favore di un altro frate, Padre Mimmo,

