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sabato, Giugno 22, 2024
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Triplice omicidio a Mugnano, revocata la sorveglianza speciale per Biancolella

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Niente sorveglianza speciale per Francesco Biancolella. Dopo l’annullamento con rinvio stabilito dalla Corte di Cassazione è arrivata un’altra buona notizia. Ieri sera infatti il tribunale di Napoli – sezione misure di prevenzione – ha revocato la misura della sorveglianza speciale nei confronti di Biancolella. Ad essere accolta in pieno è stata l’istanza di revoca presentata dai legale del ras, gli avvocati Luigi Senese e Andrea Di Lorenzo, riusciti a ‘liberare’ il loro assistito anche della misura della sorveglianza speciale. In precedenza Biancolella aveva già ottenuto la scarcerazione su impulso degli stessi avvocati. I due legali in quell’occasione avevano evidenziato la decorrenza dei termini di fase perchè già era intervenuto l’annullamento della Cassazione per profili attinenti la responsabilità penale. Una decisione arrivata nonostante il parere contrario della Procura Generale che, anzi, aveva ribadito la pericolosità di Biancolella, ritenuto esponente di peso degli Amato-Pagano fazione di Melito. Biancolella è l’unico che si è sempre professato innocente in relazione al triplice omicidio dei ‘Doberman’, quello di Francesco Russo detto appunto ‘Doberman’, di suo figlio Ciro e del loro autista Vincenzo Moscatelli.

I tre uccisi il 15 marzo del 2009 a Mugnano

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Per il triplice omicidio di Mugnano furono arrestati elementi del clan Amato-Pagano e degli stessi Lo Russo. Un delitto di “lupara bianca” richiesto dallo stesso clan Lo Russo, ed eseguito dagli Amato-Pagano per eliminare degli elementi divenuti scomodi all’interno dell’organizzazione: in manette erano così finito Cesare Pagano, Carmine Amato, Lucio Carriola, Oscar Pecorelli e Oreste Sparano (tutti condannati all’ergastolo) oltre ai collaboratori di giustizia Antonio Lo Russo, Antonio Caiazza e Carmine Cerrato ‘Tekendò’.

La Suprema Corte aveva poi confermato il massimo della pena per Cesare Pagano, Carmine Amato e Oreste Sparano: per i tre dunque conferma degli ergastoli ricevuti in primo grado e in appello per il triplice omicidio. L’unico che aveva ottenuto l’annullamento con rinvio (dopo il massimo della pena sia in primo che in secondo grado) fu proprio Biancolella: ad essere premiata nel suo caso l’abile strategia della difesa che ieri ha chiuso il cerchio con la revoca della misura di prevenzione.

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