Sono di Giugliano e Qualiano i due giovani di 22 e 17 anni arrestati dai carabinieri di Miglianico, in provincia di Chieti, per una truffa perpetrata ai danni di un anziano e per resistenza a pubblico ufficiale.
Il maggiorenne è stato giudicato dal giudice del Tribunale di Chieti Dott. Colagreco con il rito direttissimo che accogliendo la richiesta dell’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord è stato scarcerato con l’obbligo di dimora nel Comune di Giugliano. Il pubblico ministero Dott. Falasca aveva invece invocato gli arresti domiciliari. Per il diciassettenne invece è prevista l’udienza di convalida al Tribunale per i minorenni di L’Aquila, dove lo stesso è stato allocato presso il centro di prima accoglienza.
Il fatto
La vittima aveva ricevuto una telefonata da uno sconosciuto, che si era presentato come l’avvocato del figlio e gli aveva chiesto una somma di denaro, poi quantificata in 3500 euro, che sarebbero serviti per aiutare il presunto figlio dell’anziano che aveva subito un incidente stradale. Si era quindi presentato il minorenne a ritirare i soldi, millantando di essere l’avvocato del figlio, mentre il 22enne lo aspettava a bordo dell’autovettura.
E’ scattato immediatamente l’allarme ed è stata caccia all’uomo, anche grazie all’intervento di un carabiniere fuori dal servizio che ha avvisato la centrale. I carabinieri di Miglianico hanno intercettato la vettura con i banditi che non si è fermata all’alt, cercando anche di speronare la pattuglia; immediatamente ne è nato un inseguimento stile film poliziesco ed i giovani sono stati fermati ed ammanettati.
