Il meccanismo della Frode
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Nello specifico, le indagini, svolte su scala nazionale dalle Fiamme Gialle del Gruppo Chieti – coordinate dal Ten. Col. Vito Casarella – a contrasto delle frodi legate agli incentivi previsti dai cosiddetto Bonus Facciate e Superbonus 110%, hanno messo in luce un meccanismo di frode, collaudato nel tempo, che prevedeva l’emissione di fatture attestanti lavori mai eseguiti, maturando i relativi crediti d’imposta che questi ultimi, attraverso una serie di cessioni ed acquisti – in una circolarità priva di apparente senso logico – se ne tentava l’occultamento della loro origine delittuosa.
A concorrere nella frode erano soggetti titolari di imprese individuali – otto di queste operative nella provincia chietina – con difficoltà economiche, ai quali venivano ceduti i crediti e, dietro la promessa di un compenso, provvedevano ad adempiere a tutte le operazioni necessarie (apertura partita I.V.A., consegna delle credenziali di accesso del sito dell’Agenzia delle Entrate e del conto corrente postale) finalizzate all’acquisizione delle spettanze, maturate illecitamente nei cassetti fiscali delle ditte, per monetizzarle presso le Poste Italiane S.p.A..