8.7 C
Napoli
giovedì, Aprile 25, 2024
PUBBLICITÀ

Truffa dello specchietto a Napoli, scappa in contromano con le figlie piccole

PUBBLICITÀ

Durante la mattinata del 14.05.2019, durante il consueto servizio di repressione  dei reati predatori in ambito autostradale, personale della Squadra di Polizia  Giudiziaria di questo Compartimento Polstrada, notava due veicoli fermi nella  corsia di decelerazione dello svincolo di “Capodichino” della Tangenziale di  Napoli.

I conducenti, un uomo e una donna, erano intenti a discutere, osservando i veicoli  ed indicando i paraurti, pertanto era molto probabile che fosse quello lo scenario  del fenomeno “della truffa dello specchietto”.  Il personale operante, sulla scorta delle conoscenze investigative attinenti a detto  fenomeno ma soprattutto dalle pregresse informazioni raccolte relativamente ad  un gruppo di soggetti che nell’ultimo periodo stavano perpetrando delitti  analoghi, decideva di procedere al controllo di queste persone.

PUBBLICITÀ

Alla vista dei poliziotti uno dei soggetti, R.G. nato a Napoli classe 77, a bordo del
proprio veicolo si dava alla fuga, imboccando contromano la rampa di  immissione della Tangenziale, creando panico e pericolo all’altrui incolumità. ma soprattutto, opponendosi con violenza all ‘operato degli operatori intervenuti.

Prima che lo stesso con la propria azione, potesse creare ulteriori e irreparabili  danni, veniva bloccato e accompagnato presso gli Uffici della Squadra di Polizia  Giudiziaria, dove veniva denunciato in stato di arresto per resistenza a Pubblico  Ufficiale e deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa.

L’azione violenta di R.G era scaturita appunto dalla volontà di sottrarsi al  controllo di Polizia in quanto colto nella Flagranza del reato di truffa che lo  stesso stava perpetrando ai danni di una ignara utente della strada, alla quale il  criminale, esperto e scaltro, aveva attribuito, con raggiri e artifizi, la colpa di un
presunto ma mai occorso incidente stradale, simulando la cosiddetta “truffa dello
specchietto”

Inoltre ad aggravare la posizione del soggetto è il fatto che lo stesso, al fine di
rendere più credibile la storia da raccontare al malcapitato di turno, portava con
se le proprie figlie di IO e 12 anni R.C. su diposizione dell’Autorità Giudiziaria Partenopea, veniva tradotto presso  il domicilio per poter essere il giorno seguente giudicato con il rito per  Direttissima.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Stangata per il clan Sorianiello, per il gruppo della ’99’ quattro secoli di carcere

Quasi quattro secoli di carcere. Una vera e propria mazzata per il clan Sorianiello, gruppo attivo nella zona 99...

Nella stessa categoria